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A cura di Redazione

"Napoli sta' ca", la pizzeria napoletana che ha conquistato Tokyo

La storia di Giuseppe Errichiello: "È difficile ambientarsi all'inizio, soprattutto per uno come me a cui non piacciono i manga, i cartoni e non ci capisce nulla di templi buddisti"

L'arrivo nel Paese del Sol Levante anni fa per Giuseppe Errichiello, che tutti chiamano Peppe, è stato traumatico: "Non trovi nulla qui che ti ricordi l'Italia ed è difficile ambientarsi all'inizio, sopratutto per uno come me a cui non piacciono i manga, i cartoni e non ci capisce nulla di templi buddisti. Ma sono venuto per conoscere i genitori della mia ex moglie e, quando abbiamo deciso di trasferirci definitivamente qui, ho cercato lavoro. In Italia ero già un pizzaiolo, lavoravo con mio zio e guadagnavo meglio, a Tokyo ho dovuto cominciare da zero, ho fatto il lavapiatti e il cameriere, perché in Giappone la gavetta è molto importante".

Oggi Giuseppe è il titolare di una delle pizzerie più famose di Tokyo, "Napoli sta' ca". Come ha raccontato ad HuffPost: "Nel mio locale è tutto azzurro, anche perché io sono tifoso del Napoli calcio e con i miei amici partenopei a Tokyo abbiamo aperto un fan club". La sua pizza? "L'olio, la farina, il pomodoro e la mozzarella, li faccio arrivare direttamente dall'Italia, per me ma anche per altri pizzaioli, perché collaboro con una ditta di export. La carne, il pesce e le verdure, sono prodotti locali".

Il suo sogno ora è una pizzeria di alto livello a Tokyo. "Quando avrò la stella Michelin, lascerò tutto e forse tornerò a Napoli per aprire una pizzeria che racconti la mia storia".

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