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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A cura di Redazione

Dal Congo a Ischia: la storia di Victoire Gouloubi, professione chef

Trentaquattro anni, la capacità di coniugare i sapori della sua terra, l'Africa, con le suggestioni del suo paese d'adozione, l'Italia

Aveva poco più di vent’anni quando fuggì dal suo paese, la Repubblica del Congo, per trovare la sua strada in Italia. Da Brazzaville, la capitale, attraverso la foresta, per sopravvivere - grazie anche all’aiuto dei pigmei - alla sanguinosa guerra civile che stava devastando il suo paese. Fine anni Novanta, in Italia arrivò con un regolare permesso di studio. Voleva diventare avvocato, ma le vie della vita sono infinite.

Oggi Victoire Gouloubi è una chef affermata: trentaquattro anni, la capacità di coniugare i sapori della sua terra, l’Africa, con le suggestioni del suo paese d’adozione, l’Italia. E’ un appuntamento di assoluto spessore il sesto della rassegna “CucinArt. Cibo a regola d’arte”, che impreziosisce la lunga estate del “Divina”, il locale di Sant’Angelo gestito da Giuseppe Iacono: martedì 9 agosto (inizio ore 21), i protagonisti saranno dunque i piatti speciali di Victoire, nobile incrocio tra Italia e Africa, tipicità del Bel Paese rivisitati in chiave congolese.

Dopo aver frequentato la scuola della Federazione Nazionale Cuochi a Feltre, in Veneto, e vissuto le prime esperienze di lavoro a Cortina d’Ampezzo, la Gouloubi ha incontrato l’alta cucina a Milano, nel suo stage con Claudio Sadler (due stelle Michelin). Quindi, è stata assoldata al ristorante Acanto del Principe di Savoia (Hotel a cinque stelle) e all’Assassino, storico ristorante in zona Missori, dove ha iniziato una fortunata liaison professionale con lo chef stellato Marc Farellacci. Nel 2014 ha aperto la sua prima trattoria a Milano, “Victoire”. Un’esperienza esaltante, da cui la chef di origini congolesi è partita per una nuova avventura: la gestione della cucina del neonato Consorzio Stoppani, il ristorante milanese che sarà inaugurato in via Stoppani, a ridosso di Corso Buenos Aires. Ma il suo sogno nel cassetto è quello di aprire, in Africa, una scuola di cucina per formare giovani chef locali.

A Sant’Angelo d’Ischia proporrà un antipasto a cinque stelle, sgombro cotto alla sambuca e fruttato con la cicoria mielata. Poi, un prelibato risotto alle pesche noci confit mantecato con la crema di patate viola e spuma di fragole. Per secondo, spazio a un nasello allo scottadito-zuppetta della bisque ai frutti di mare con praline di patate agli agrumi. Commistione di sapori anche per il dessert, un delicato tiramisù di ricotta, fichi e coccolato. In abbinamento, vini di Feudi San Gregorio.

Dal Congo a Ischia: la storia di Victoire Gouloubi, professione chef

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