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Domenica, 28 Aprile 2024
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Manifestazione contro la violenza sulle donne, la polemica: “Corteo sì ma senza fare rumore?”

Il comunicato di Palazzo San Giacomo aspramente criticato dall'ex sindaco di Napoli

“Senza attività che possano in alcun modo essere invasive o di disturbo della quiete pubblica”. È questa frase di un comunicato dell'assessorato alle Pari opportunità del Comune di Napoli che l'ex sindaco de Magistris ha preso di mira in un post su Instagram.

Il comunicato è sul coinvolgimento del Comune nella manifestazione del 25 novembre contro la violenza sulle donne, tema sentito più che mai in questi ultimi tragici giorni. Però mentre le manifestazioni per Giulia Cecchettin stanno celebrando tutte “un minuto di rumore” anziché il canonico minuto di silenzio, Palazzo San Giacomo parla di “disturbo alla quiete”.

“Il 25 novembre giornata nazionale contro la violenza sulle donne – scrive Luigi de Magistris – Il Comune di Napoli ovviamente sostiene il corteo…purché non disturbi la quiete pubblica. La rabbia sia silenziosa ma non rumorosa…state zitte se potete….zitte e buone….un misto di burocrazia e politica inguardabili”.

Intanto stasera una manifestazione in ricordo di Giulia Cecchettin si è tenuta tra le strade del centro cittadino, ed è terminata con un "minuto di rumore" proprio all'esterno della sede del Comune di Napoli a piazza Municipio.

La risposta dell'assessora Ferrante

L'assessorato alle Pari opportunità è entrato successivamente nel merito della polemica. Questa la risposta di Emanuela Ferrante: "Nessun comunicato di Palazzo San Giacomo ha mai preteso che la manifestazione di oggi "CamminiAmo insieme" non arrecasse disturbo alla quiete pubblica". "Al contrario - spiega l'assessora - il mio assessorato ha inviato una nota a tutte le Municipalità e agli uffici per chiedere la massima adesione all'iniziativa spiegando che, tecnicamente, essa non richiedeva alcuna installazione e non avrebbe arrecato nessun disturbo alla quiete pubblica. Per fortuna il successo della manifestazione, che il Comune ha fortemente voluto e sostenuto, è stato la migliore risposta a questi miseri e pretestuosi tentativi di aggredire politicamente anche un'iniziativa che  colore politico non vuole avere, soltanto il rosso che significa basta ai femminicidi!".

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