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Il ricordo di Giogiò Cutolo al Festival

La lettera per Giogiò commuove Sanremo. La madre: "Stasera vivi attraverso la musica che adoravi e che ti renderà eterno"

L'edizione più partenopea degli ultimi anni del festival della canzone italiana inizia nel ricordo del giovane musicista ucciso a fine agosto. Sul palco dell'Ariston sua madre legge una lettera per introdurre le note a lui care: "L'Italia sta ascoltando il talento e le note del Maestro Giovanbattista Cutolo"

Il festival di Sanremo è iniziato. Parafrasando un Marco Mengoni emozionatissimo, anche questa 74esima edizione dell’evento canoro più atteso dell’anno, ci saranno le canzoni che cambieranno la vita, quelle che saranno gridate a squarcia gola nei concerti e quelle che non piaceranno, ma alla fine, la musica è musica e unisce tutti in un linguaggio comune. Proprio quella musica era gioia e dedizione per Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista napoletano ucciso da un sedicenne il 31 agosto in piazza Municipio a Napoli dopo una lite per un motorino parcheggiato male.

L’assassinio di Giogiò ha indignato, ha addolorato. Lui era semplicemente un ragazzo che aveva deciso di fare la sua parte per migliorare un pizzico le cose attraverso la sua musica, impegnandosi a lavorare e studiare sodo. L’anno scorso c’era anche lui perché nell'orchestra sinfonica di Sanremo e quest’anno ci sarebbe ritornato.

Per questo motivo Amadeus ha voluto che questa sera ci fosse sua madre, Daniela Di Maggio per dare in qualche modo voce a quella Napoli sana, fatta di quei giovani per bene.

 “Giogiò ha fatto una masterclass con il primo corno dell'orchestra sinfonica di Sanremo ma purtroppo la mano barbara di quel killer non glielo permetterà mai più. Era giusto quindi un tributo alla sua memoria nel tempio della musica, Sanremo, dove mio figlio si sarebbe trasferito se avesse passato l'audizione che doveva fare”, ha spiegato Di Maggio i giorni scorsi all’Adnkronos Daniela Di Maggio.

La storia di Giogiò come simbolo della Napoli perbene 

Stasera si esibiscono i 30 artisti in gara e tra loro ci sono i partenopei Geolier e The Kolors.

Geolier chiacchierato e contestato per il testo di I p'me, tu p'te di fatto ha generato curiosità, mentre la band capitanata da Stash dopo aver scalato le vette del tormentone Italo disco non teme di rimettersi in gioco con Un ragazzo. Una ragazza.

Non ci sono dubbi che la 74esima edizione del festival della canzona italiana è targata Napoli e dalle sue tante sfumature dove poi è massiccia la presenza di cantati giovani e altrettanto seguiti dai ragazzi. Ecco che la presenza della madre di Giògiò sul palco dell’Ariston diventa un simbolo di coraggio e generostà per aver difeso quel amico. Soprattutto l'amore per l'arte e la musica diventa inno e coraggio per quei ragazzi a non lasciarsi mai sopraffare.

“Giogio viveva per la musica e uno dei suoi sogni era suonare nell’orchestra di Sanremo. Se non ci fosse stata quella notte maledetta ci sarebbe sicuramente riuscito. Lui era un’anima gentile e rappresentava la bellezza e che continuano a essere qui stasera. E' nostro dovere trasformare la sua assenenza in una dichiarazione d'amore verso la vita” così Amadeus introduce sua madre Daniela.

L’allegria e l’entusiasmo si fermano. Le note per qualche istante si cristallizzano.

Sono tutti in piedi per la memoria di Giogiò e per sua madre. E’ straziante e commuovente ma è doveroso.

Daniela non trattiene le lacrime e legge una lettera scritta per lui, ma ha la forza di farlo. Non è l’unica a piangere, ma anche la platea dell’Ariston e i componenti dell'Orchestra, quella in cui desiderava far parte.

"Giogiò amore di mamma, mi dicevi che Sanremo sembrava Napoli ma con una scintilla francese. Mi dicevi che sembrava una bomboniera e che se proprio fossi stato costretto a lasciare Napoli sarebbe stata l'unica città dove ti saresti traferito. Tesoro, ti ricordi quando guardavi in tv il tuo adorato maestro di corno suonare sul palco e ti dicevo che un giorno anche tu avresti suonato su questo palco. Amore mio, quel giorno è arrivato" dice Daniela con voce strozzata dal pianto "Sei bello dentro e fuori hai un modo aristocratico di stare al mondo. Pratichi la gentilezza e generi bellezza ttorno a te, al contrario di chi ti ha strappato barbaramente alla vita. Proprio perché l'amore è il contrario della morte, tu stasera vivi attraverso la musica che adoravi e che ti farà essere eterno. Poi tu stasera tutta Italia sta ascoltando il talento e le note del Maestro Giovanbattista Cutolo. Ciao Giogiò, non ti dimenticheremo!"

“La musica di Giogiò non si fermerà. Lui e la sua musica vivranno idelamente in tanti ragazzi sono il simbolo di colo che preferiscono la bellezza alla violenza” afferma il conduttore subito dopo aver ascoltato le note create proprio da Giovanbattista Cutolo

“Grazie Amadeus per la tua sensibilità perché hai ricordato un musicista nel tempio della musica. Io e mio figlio rappresentiamo una Napoli aristocratica perché è quella della legalità. Dedico un pensiero proprio alla mia Terra fatta di persone perbene. A mia figlia Lulu rimasta figlia unica per colpa di un atto di immotivata violenza. Alle forze dell’ordine che combattono contro la criminalità e agli amici di mio figlio che hanno perso un fratello” dice la Di Maggio.

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