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Cronaca

Morte Mario Savino: chi era il papà della cultura pop napoletana degli anni '80 e '90

Da "Tutto il calcio patuto per patuto" alle pagine del Roma, dai concerti di Gigi D'Alessio alle rassegne teatrali

Era il mattatore di "Tutto il calcio patuto per patuto" Mario Savino, la popolare trasmissione ideata da Clemente Hengeller a Canale 21. Ne cantava la sigla, in una sorta di format che sotto certi aspetti è stato il precursore (era il 1981) di "Quelli che il calcio...", venuta alla ribalta sulla tv nazionale anni e anni dopo.

Da ieri Mario Savino non c'è più, e quello collegato alla sua morte è un lutto che colpisce ogni settore della cultura popolare partenopea ma non solo. Aveva 76 anni, ha lottato a lungo con un tumore cui si è alla fine arreso. Era stato anche giornalista (aveva iniziato con Il Roma), ha organizzato anche rassegne teatrali.

"Tutto il calcio patuto per patuto" in particolare rappresenta un simbolo nostrano del calcio simpatico e guascone degli anni '80, con Assunta ‘a mezzapunta, un giovane Gino Rivieccio, poi anni dopo Antonio Capone. Insomma leggerezza e intuito.

Quell'intuito che in musica avrebbe portato Mario Savino e fare da impresario e ad organizzare concerti di artisti emergenti (e poi clamorosamente emersi) come Tullio De Piscopo, Gigi D'Alessio, Gigi Finizio.

L’ultimo saluto – a quella che è stata certamente una delle figure della cultura pop partenopea più importanti degli ultimi 30 anni almeno – si terrà martedì prossimo nella chiesa di Santa Maria della Rotonda a via Pietro Castellino, poi la salma sarà tumulata nel cimitero di Poggioreale.

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