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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

De Magistris scrive a Papa Francesco: "Napoli l'attende con gioia"

"Noi del Sud dobbiamo credere nella nostra forza, avere tanta passione e tanto coraggio, non stare con il cappello in mano, evitare il lamento sterile. Abbiamo una grande dignità e sappiamo di vivere anche forti discriminazioni"

Napoli e i napoletani attendono "con gioia, emozione e trepidazione" la visita di Papa Francesco del prossimo 21 marzo. A raccontarlo al Pontefice, in una lettera, è lo stesso sindaco della città, Luigi de Magistris, che ha ricordato nella missiva di aver già avuto "l'onore" di incontrare il Santo Padre in due circostanze: in Vaticano un anno fa e a Betlemme lo scorso maggio. "Non poteva iniziare in maniera più solare la primavera. Santità siamo orgogliosi di accoglierla nella nostra Napoli. Città antica, splendida, con una storia nobile e profonda, capitale per centinaia di anni, città d'Europa con il maggior numero di giovani, luogo di contaminazione di culture e religioni, città plurale, mai conformista, libertaria e ricca di umanità. Città combattuta tra esigenza di regole e spirito anarchico".

Napoli è "capitale naturale del Mediterraneo, città di pace e di accoglienza. Mai razzista e respingente. Napoli - ha ricordato de Magistris - città di Masaniello, della rivoluzione del 1799, dei moti dell'800, città delle eroiche Quattro Giornate del 28 settembre - 1 ottobre del 1943 quando prima città d'Europa si liberò da sola dall'occupazione nazi-fascista con una ribellione di popolo, alla testa donne e giovani. Città solidale, con un volto umano profondo. Città difficilissima, come tante città dei Sud del mondo. Città inferno e - ha proseguito il sindaco - paradiso allo stesso tempo. Poca ricchezza economica ma tantissima ricchezza emozionale. Il capitale umano è la risorsa aurea della nostra città".

"Le sue parole, Santità, sono energia forte - ha scritto de Magistris - per continuare nel nostro cammino. Il monito della ricerca del bene comune, il richiamo costante alla solidarietà, la spinta al soddisfacimento dei bisogni primari a fronte di una globalizzazione che ha pensato sinora più al capitale e alle merci, che alle persone e ai diritti".

"Noi del Sud dobbiamo credere nella nostra forza, avere tanta passione e tanto coraggio, non stare con il cappello in mano, evitare il lamento sterile, certo auspicando rispetto e attenzione. Abbiamo - ha aggiunto il sindaco - una grande dignità e sappiamo di vivere anche forti discriminazioni".

"Napoli l'aspetta - ha rivelato de Magistris - per come siamo, senza lusso, con le nostre debolezze e le nostre enormi potenzialità, con le nostre ferite e le nostre bellezze. Soprattutto l'attendiamo nella certezza che Ella ci indicherà la strada per continuare nella nostra lotta per la giustizia. In un mondo in cui spesso giustizia e legalità, giustizia e potere, sono concetti che non combaciano. Mi sovviene anche il suo messaggio ai movimenti popolari, così straordinariamente normale e rivoluzionario, su terra, casa e lavoro". "Carissimo Papa, Lei è amato perché è semplicemente rivoluzionario e - ha concluso - L'aspettiamo con entusiasmo e immenso amore nel cuore".

 

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