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Vomero Vomero / Via Luigi Caldieri

Via Caldieri, un incidente si trasforma in estorsione

La denuncia arriva da un lettore de Il Mattino. Le forze dell'ordine intervengono, ma non comprendono cosa stia realmente succedendo

Un normale incidente d'auto che si trasforma in estorsione. Succede anche questo al Vomero, in Via Caldieri. La denuncia arriva da un lettore de Il Mattino, che racconta per filo e per segno il triste accaduto:

"Lunedì 22 agosto, alle 8:00 del mattino, ero affacciato alla mia finestra (via Caldieri, Vomero), quando assisto ad un banale sinistro fra due automobili. I due conducenti accostano, e mentre dall'auto che è stata tamponata esce un signore anziano e distinto, dall'auto che andava troppo forte e che è andata addosso a quella del vecchietto, usciva un giovane sulla trentina, dall'aspetto e dai modi poco raccomandabili.

Il vecchietto chiede prima se il giovane stesse bene, quindi va in macchina dicendo che andava a prendere carta e penna per segnarsi i dati delle assicurazioni. Lì quasi mi spavento, perchè il giovane inizia ad urlare come un matto, dicendo che la colpa era di quello che lui chiamava "vecchio" e non sua, e che non voleva dare l'assicurazione a nessuno. A questo punto inizia un'interminabile questione in cui il vecchietto prova a spiegare che la situazione si risolverebbe molto velocemente mettendo in mezzo le assicurazioni, ma il giovane alza sempre più i toni, più volte gli si avvicina con fare minaccioso, quasi a volerlo aggredire. A questo punto il vecchietto, spaventato e sopraffatto, dice che vuole telefonare la Polizia così ché possano vedere loro il da farsi. Il giovane (forse in preda agli effetti di qualche stupefacente, non riesco ad immaginare altra ragione), quasi mette le mani addosso al vecchietto.

Mi allontano dalla finestra, prendo il telefono e compongo il 112. Dopo otto squilli mi risponde un Carabiniere. Gli spiego che sotto casa mia c'è stato un incidente, che uno dei due coinvolti è una persona anziana e sta per avvenire una rissa. Mi dice che per gli incidenti stradali bisogna chiamare la Polizia Municipale. Gli spiego che non chiamavo per l'incidente, ma per l'aggressione; nemmeno il tempo di finire, questo mi aggancia il telefono. Arrabbiato ritelefono, e mi risponde (sempre dopo molti squilli) un altro Carabiniere che mi dice che ci avrebbe pensato lui.

Intanto mi riaffaccio, e quando la persona anziana dice "no vabbè, io telefono la Polizia", entra in macchina. Il giovane lo insegue, ed entra in macchina di fianco a lui, al lato del passeggero. Posso solo immaginare lo spavento del signore, nel ritrovarsi questo esagitato in macchina di fianco a lui, senza averlo precedentemente invitato.

In brevissimo tempo, arriva una volante della Polizia Municipale, che si mette in sosta davanti alla macchina in cui erano i due. Sta una trentina di secondi, e va via. Se almeno avessero cacciato la testa dal finestrino, gli avrei fatto gesto che la macchina in cui stava avvenendo un'aggressione era quella dietro di loro (l'unica in doppia fila). Dopo due minuti torna, e si affianca alla macchina in cui erano i due. L'agente alla guida chiede "avete telefonato voi la Polizia?". Il giovane, che era dal lato passeggero, naturalmente risponde "no, no, quando mai!". I poliziotti se ne vanno.

Qualche secondo dopo vedo il giovane scendere dalla macchina, si sta infilando qualche banconota in tasca. Rientra nella sua vettura, soddisfatto, e va via. Se il primo carabiniere che mi ha risposto a telefono fosse stato veramente al servizio del cittadino, e se gli agenti della pattuglia 34 della Polizia Municipale fossero stati meno pigri e superficiali, forse si sarebbe potuta sventare quella che è stata, di fatto, una rapina".


Francesco A. - 22 anni, Vomero

 

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