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Vomero Vomero / Vico Acitillo

Il caso della scuola Belvedere finisce a Sky Tg 24

Ai microfoni del tg l'assessore all'istruzione del Comune di Napoli fa chiarezza sulla situazione della scuola

La notizia dello sfratto esecutivo ordinato dalle suore del Buon Pastore nei confronti della Scuola Media Statale Belvedere al Vomero, per destinare con ogni probabilità quei locali ad un bed & breakfast, ha fatto il giro dell'Italia, tanto che anche Sky Tg 24 ha dedicato un servizio al singolare accaduto.

La redazione della nota emittente satellitare, in particolare, ha voluto ascoltare in merito il parere del preside della scuola Gennaro Fossataro e dell'assessore all'Istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri.

“Siamo stati espulsi – commenta Fossataro –  La questione incombeva sulle nostre teste da tempo, almeno dall’estate del 2010. Sembrava che tutto potesse risolversi per il meglio. Poi, però, da parte delle suore c’è stata una chiusura assoluta”.

“Quando a giugno si è insediata la nuova giunta – sostiene l'assessore Palmieri – lo sfratto era già sul tavolo. Abbiamo ripreso i contatti con l’avvocato delle suore, ma non c’è stato nulla da fare. Il loro atteggiamento è stato cordiale ma fermo: non avevano nessuna intenzione di riaprire la trattativa”.

E il 25 luglio 2011 è arrivato lo sfratto esecutivo. Da quel momento è iniziata una corsa contro il tempo. “Avevamo meno di due mesi per trovare una soluzione – racconta l’assessore –. All’inizio abbiamo provato a individuare altri locali, ma nel Vomero non esistono strutture disponibili. Così abbiamo deciso di ampliare la capienza della succursale di vico Acitillo. È un edificio nuovo, ristrutturato di recente, uno dei pochi a Napoli totalmente a norma di legge. Sono partiti i lavori di adeguamento al nuovo numero di alunni. L’ultimo certificato è arrivato proprio il 14 settembre, il primo giorno di scuola. In questo modo abbiamo evitato agli studenti i doppi turni per seguire le lezioni”.

Spostare tutti in vico Acitillo, però, non è un rimedio definitivo. “Dove prima c’erano cinquecento ragazzi, ora ce ne sono quasi ottocento – dice il preside Fossataro –. Abbiamo 34 locali e 34 classi, anche i laboratori sono stati trasformati in aule. Non c’è più la sala professori, la segreteria, l’aula magna. Sarà così per tutto l’anno. Speriamo si cambi dal prossimo”.

“È necessario trovare altri spazi – assicura la Palmieri –, questa è solo una soluzione che ci dà tempo e respiro. Quella del Vomero è una platea ampia, la richiesta continuerà ad aumentare. E noi stiamo continuando a cercare”.

 

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