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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Vomero Vomero / Via Domenico Cimarosa

Degrado Floridiana, M5Stelle presenta interrogazione parlamentare

Cinque deputati del movimento penta-stellato, Vega Colonnese, Roberto Fico, Silvia Giordano, Marialucia Lorefice e Luigi Gallo, hanno presentato al Ministero dei Beni Culturali un'interrogazione sul parco vomerese

Cinque deputati del Movimento 5 Stelle, Vega Colonnese (primo firmatario), Roberto Fico, Silvia Giordano, Marialucia Lorefice e Luigi Gallo, hanno presentato al Ministero dei Beni Culturali un'interrogazione parlamentare alla Camera sul degrado di Villa Floridiana.

Questo il testo dell'interrogazione:

Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
il parco Floridiana che si trova a Napoli nel quartiere Vomero, fu voluto nel 1815 da Ferdinando IV di Borbone che acquistò per la moglie Lucia Migliaccio, duchessa di Florida l'ampio appezzamento sulla collina del Vomero, dove si ergeva una imponente villa, che chiamò Floridiana. Nel 1817 inoltre il re acquistò altre proprietà confinanti che portarono ad avere un ingresso anche a via Chiaia. Tra il 1817 e il 1819 l'architetto Antonio Niccolini realizzò la villa in stile neoclassico e l'ampio parco in stile romantico. Villa Lucia e parte del parco furono venduti a privati, mentre nel 1919 lo Stato acquistò il resto del parco e villa Floridiana, dove vi espose la collezione di ceramiche ricevuta in donazione nel 1911 da Maria Spinelli di Scalea, che l'aveva ereditata dal duca di Martina, da cui il museo prende il nome;
il parco è l'unico «polmone verde» del quartiere Vomero, nonché un'importante area verde dove gli abitanti del vomero, ma non solo, possono passeggiare e rilassarsi;
il degrado del parco e della ottocentesca Villa Floridiana al Vomero, a cui i cittadini napoletani assistono quotidianamente, sono l'emblema dell'abbandono istituzionale riguardo i beni pubblici, culturali ed il verde urbano;
già nel 2003 si era scongiurato il rischio di chiudere la Floridiana grazie all'intervento del comune di Napoli, che si accollò l'onere di un servizio temporaneo di manutenzione di alcune aree, evitando così la chiusura della struttura;
il comune di Napoli era intervenuto con una convenzione del 2004 scaduta nel 2010;
il comune di Napoli era anche intervenuto nel 2011 e nel 2012 evitandone la chiusura –:
quali piani e quali spese siano state fatte dal Ministero sia in merito alla manutenzione ordinaria che in merito a eventi e manifestazioni straordinari, negli ultimi 10 anni;
quali iniziative intenda porre in essere per garantire anche per il futuro la indefettibile fruizione gratuita del parco.

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