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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Vomero Vomero / Via Aniello Falcone

Via Aniello Falcone: tanta gente, fino a tarda sera, sul luogo della tragedia

Quartiere sotto choc per la morte della giovane mamma. "Disastro annunciato", per molti. Traffico in tilt per tutta la giornata a seguito della chiusura di via Aniello Falcone. In serata ripristinata la circolazione e ripulita, in parte, l'area.

Alle dieci e mezzo di sera il maledetto pino che in mattinata ha ucciso Cristina Alongi in via Aniello Falcone, al Vomero, mette ancora paura. Ironia della sorte, i giardinetti sono intitolati a Nino Taranto, che faceva ridere. Qua invece non ci sono più lacrime.

L'albero l'hanno tagliato, ingabbiato. Sequestrato. Ha le radici di fuori. Cadendo, ha spaccato tutto: cassonetti, campane per la raccolta differenziata, la macchina della giovane mamma. Ora non può più fare danni. Li farà, forse, in sede giudiziaria, se e quando si troverà qualche colpevole di quello che molti definiscono "disastro annunciato". Annunciato, sì. Proprio così.

"Lo sapevano tutti -si sfoga una signora- Quell'albero era destinato a cadere. Nessuno ha fatto niente per evitarlo". Tanti i giovani che stazionano nei giardini dell'albero maledetto. La vita, tutt'intorno, continua: bar e locali lavorano a pieno ritmo. Eppure, in tanti si fermano vicino al nastro bianco e rosso del sequestro giudiziario imposto dalla Procura della Repubblica. Le parole sono sempre le stesse, tutte improntate allo sdegno, al raccapriccio. La gente guarda l'albero, quasi a volerlo "pesare" con il pensiero. Una fine assurda quella della povera Cristina. Al posto sbagliato nel momento più sbagliato che si poteva.

Quando arriva il camion dell'Asìa a togliere cassonetti e contenitori dei rifiuti differenziati, qualcuno teme altri guai, visto l'ondeggiare della gru che pericolosamente "opera" quasi tra le auto in transito. Va via e lascia sulla strada bottiglie, vetri, rifiuti di ogni genere. Qualcuno lo vede come un altro schiaffo alla memoria della donna uccisa, altri chiedono pazienza perchè passeranno, prima o poi, i netturbini, a completare l'opera. E' stata una giornata d'inferno per il Vomero e per Napoli. La chiusura, per molte ore, di via Aniello Falcone ha letteralmente mandato in tilt il traffico della zona. Ore e ore per percorrere via Cilea, via Belvedere, via Luca Giordano, tutte prese d'assalto e inondate da un fiume in piena di auto. Tutti, o quasi, sapevano. Nessuno, o quasi, ha evitato di prendere l'auto. E, nel frattempo, l'albero maledetto fa ancora paura.

Il luogo della tragedia alle 22.30 (da youreporter.it)

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