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Vomero Vomero / Via Filippo Cifariello

Centro massaggi? No, casa d'appuntamenti: la scoperta al Vomero

Attenta attività investigativa della polizia. Le dipendenti nude: indossavano solo una giacca bianca. In manette un pregiudicato di Castelvolturno. L'accusa: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione

Gli agenti del Commissariato di Polizia Vomero hanno arrestato R. M., 46enne pregiudicato di Castelvolturno, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Un’attenta attività investigativa aveva portato nei giorni scorsi i poliziotti ad individuare in un centro culturale di Via Cifariello, una vera e propria casa d’appuntamento dove, sotto le spoglie di un centro massaggi, giovani prostitute offrivano prestazioni sessuali a selezionati clienti della cosiddetta “Napoli bene”.

Le indagini, proseguite anche sul web, avevano portato all’individuazione di alcuni siti riportanti inserzioni pubblicitarie contenenti foto di giovani donne in atteggiamento ed abbigliamento provocante, con l’indicazione del centro massaggi del Vomero. I testi della pubblicità evocavano inequivocabilmente situazioni di tipo erotico.

Raccolti sufficienti indizi, i poliziotti del Vomero hanno pertanto deciso di appostarsi nelle vicinanze dell’anonimo ingresso dell’Associazione e di intercettare qualche eventuale cliente ignaro della loro presenza. Verso le 16.00 è infatti arrivato il primo cliente che dopo circa 50 minuti è uscito dal centro.

L’uomo, un 31enne di Pompei, è stato immediatamente fermato ed identificato. Interrogato quindi dagli agenti, ha subito riferito di aver avuto un rapporto sessuale con una ragazza dipendente del centro massaggi e di aver pagato in totale la somma di 130 euro.

In considerazione di quanto riferito, i poliziotti hanno quindi effettuato un’irruzione all’interno del centro. Oltre a R.M., seduto dietro alla cassa, c’erano due ragazze sue dipendenti, vestite di sola giacca bianca portata sul corpo nudo.

In seguito a perquisizione, sono stati rinvenuti tre telefoni cellulari con le sim card riportanti le utenze già precedentemente rilevate sulle inserzioni pubblicitarie on line, un foglio con cifre pagate e nomi dei clienti, un pc portatile con i dati dell’attività ed il contratto di affitto dei locali. Sottoposto a perquisizione, l’arrestato è stato trovato in possesso di 1350 euro tutti sequestrati insieme ai 100 euro appena riscossi, trovati invece ancora in cassa.

Il locale è stato sigillato e sequestrato, mentre il titolare dell’attività arrestato. Da quanto accertato, il 30% dell’incasso era riservato alle ragazze, che iniziando dai massaggi “corpo a corpo“ , passavano poi a proporre a clienti la prestazione sessuale, ovviamente quasi sempre ben accetta.

 

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