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Parcheggiatori abusivi in catene: “Lo facciamo per fame, non siamo fuorilegge”

I controlli della municipale stanno loro impedendo di “lavorare”. “Non siamo camorristi – spiegano – vogliamo delle alternative per portare a casa un reddito”

Si incatenano di nuovo, i parcheggiatori abusivi. Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, oggi nuova protesta davanti al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli: i controlli della municipale stanno impedendo loro di “lavorare”.

“Noi non siamo fuorilegge, lo è chi va a rubare”, dice qualcuno di loro. Chiedono alternative, dicendosi pronti “anche a pulire i bagni” pur di portare a casa un reddito. “Lo facciamo per fame”, spiegano.

Qualcuno racconta di aver fatto “tutti i corsi di formazione possibili, ma per avere cosa? Questo non sarà un lavoro ma mi garantisce il sostegno per la famiglia”. Uno striscione è diretto al sindaco Luigi de Magistris, accusato di pensare solo al Calcio Napoli.

Se fossimo camorristi non avremmo fatto questa fine. Qui non comanda nessuno e non ci sono famiglie che controllano – spiegano – L'ultima cosa che augurerei a mio figlio è di stare qui”.

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