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Arenella Arenella / Via Gabriele Jannelli

Rapina choc con siringa in via Jannelli: "Ho l'Aids"

Due giovani di venti anni erano fermi in auto quando un tossicodipendente si è avvicinato loro minacciandoli con una siringa infilzata poi per ben tre volte nel braccio del ragazzo

Una normale uscita per una giovane coppietta napoletana si trasforma in un vero e proprio incubo. E' accaduto in via Jannelli a due giovani di 20 anni, che discutevano in auto prima di tornare a casa.

I fidanzatini sono stati avvicinati da un tossicodipendente che, in preda a un raptus da astinenza, ha intimato loro di consegnargli telefoni cellulari e tutti i soldi contanti che avevano in tasca.

"Ho una pistola, datemi tutto", le parole del rapinatore, quando il giovane, mentre era alla guida della sua auto, ha cercato di opporsi alla rapina. Il primo pensiero è stato proprio all’automobile, dopo che il rapinatore gli aveva sottratto le chiavi dal quadro dell’accensione. Ma le intenzioni erano altre, i soldi. E di fronte alla paura e alla titubanza dei due giovani, il rapinatore ha cominciato a gridare: "Ho l’Aids, ve lo giuro sui miei figli ho l’Aids".

Ne è seguita una colluttazione, nel corso della quale il malvivente ha tirato fuori una siringa e ha punto per tre volte il ragazzo sul braccio. Il tossicodipendente è poi scappato via con il bottino (cellulari e portafogli) su un motorino. La targa memorizzata al volo, come spiega Valerio Esca su Il Mattino, appartiene ad un mezzo che risulta rubato dal 2006.

I giovani, ancora sotto choc, si sono subito recati al pronto soccorso del Cardarelli dove sono stati medicati. Al ragazzo è stata eseguita l’antitetanica, come da prassi, e in questi giorni sta effettuando tutte le analisi per verificare se dal contatto con la siringa abbia o meno contratto qualche tipo di epatite. Cosa più delicata e tempi più lunghi per il test del’Hiv.

Per avere dei risultati certi, infatti, bisognerà aspettare sei mesi dalle prime analisi effettuate. Sembra comunque che il rischio di aver contratto la malattia per il giovane ventenne vomerese sia minimo, visto che il virus all’aria aperta, muore dopo una decina di minuti.

La rapina e le sue modalità, hanno messo in allarme le forze dell’ordine che stanno setacciando la zona. Il metodo della rapina con la siringa, che non si registrava più dopo il boom dell’inizio anni novanta, sembra purtroppo essere tornato in voga negli ultimi mesi.

 

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