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Giovedì, 25 Aprile 2024
Arenella Arenella / Via Pietro Castellino

Polemiche a non finire sul "ponte dei suicidi": le grate sarebbero troppo basse

Transenne alte due metri. Secondo un amico dell'ultima vittima non sarebbe difficile scavalcarle. Sull'asfalto di via Pietro Castellino ancora le tracce di sangue degli ultimi suicidi

E' andata bene a Tonino, il disoccupato dell'Arenella che l'altro ieri sera ha minacciato il suicidio dal ponte di via Pietro Castellino. E' rinsavito giusto in tempo, prima del grande salto.

I fiori, i bigliettini dei parenti e addirittura le tracce di sangue, a stento coperte dalla segatura, sono invece ancora lì a ricordare l'ultimo suicidio, quello di Gennaro, il giovane di 24 anni di cui proprio ieri si sono svolti i funerali a Cappella Cangiani. Il comune di Napoli ha provveduto a transennare il ponte, anche a seguito delle insistenze di Mario Coppeto, il Presidente della Municipalità Vomero-Arenella. Molti, però, non vedono di buon occhio l'installazione delle grate. "Non arrivano a due metri di altezza -osserva Maurizio Gottardo, amico di Gennaro-, ed è facilissimo scavalcarle e lanciarsi nel vuoto". Secondo Maurizio "occorrerebbe installare delle reti di protezione profonde almeno due metri rispetto al parapetto del ponte, per impedire altri episodi autolesionistici".

Ancora sotto choc alcuni residenti della zona, che dai balconi circostanti hanno assistito agli ultimi istanti di vita del giovane Gennaro.

E' polemica, però, anche sul posizionamento delle transenne utilizzate dal comune di Napoli: "Gli operai le hanno fissate alla balaustra -continua Gottardo-, rendendo così ancora più facile appoggiarsi alle grate e arrampicarsi". Polemiche a non finire, dunque, sul ponte maledetto, nella speranza che quello dell'altra sera, per fortuna andato a vuoto, sia stato l'ultimo episodio del genere.

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