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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Arenella Arenella / Via San Giacomo dei Capri

Costa Concordia, il Capitano De Falco è un vomerese d'adozione

La famiglia del Capo della Capitaneria di Porto di Livorno, balzato alle cronache nelle ultime ore per la telefonata con il comandante Schettino, vive in via San Giacomo dei Capri

"Schettino, lei si sarà salvato dal mare, ma io le faccio passare l'anima dei guai. Vada a bordo, ca..o, è un ordine. Ci sono ancora cento persone che rischiano di morire". La sua voce e la sua decisione hanno fatto il giro del mondo, mostrando due facce diverse della napoletanità, contrapposta a quella del "comandante coniglio", come alcuni media americani hanno soprannominato l'uomo che era dall'altro capo della cornetta.

Il Capitano Gregorio De Falco e il comandante Schettino sono stati i protagonisti delle scene italiane nelle ultime ore, dopo la tragedia della Costa Concordia, che ha colpito profondamente la nazione intera.

In molti hanno sottolineato le origini partenopee di Schettino, non tutti hanno fatto la stessa cosa per De Falco. Eppure il Capo della Capitaneria di Livorno, che ha coordinato i soccorsi alla Costa Concordia nella tragica notte del 14 gennaio, è originario di Serrara Fontana, comune dell'isola di Ischia.

Nella città partenopea, però, è cresciuto e ha vissuto la sua giovinezza, prima di cominciare a girare l'Italia per studio e per lavoro, e più precisamente al Vomero, in Via San Giacomo dei Capri, dove tutt'ora risiede la madre Maria Rosaria e dove il Capitano torna spesso per salutare familiari ed amici.

"Sono orgogliosa che mio figlio Gregorio abbia fatto il suo dovere - spiega la signora Maria Rosaria a Repubblica Napoli - . Anche per noi questi sono giorni di grandissima tensione emotiva".

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