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Vendette il figlio di sette mesi: al via il processo per la madre

Diede il piccolo di sette mesi ad una coppia di Settimo Milanese per 9mila euro. La aiutò una trans napoletana nella vendita

Provò a vendere il proprio figlio di sette mesi utilizzando un'intermediaria trans legata alla camorra. È partito il processo alla ragazza di 22 anni che tentò di dare il proprio piccolo ad una coppia di Settimo Milanese. La giovane di Torre del Greco è a giudizio dinanzi al Gup del tribunale di Torre Annunziata insieme alla persona che l'aiutò a vendere il piccolo. Si tratta di una trans di 56 anni che le propose di vendere il piccolo dopo aver ascoltato la sua storia di ragazza madre. Entrambi sono a giudizio per aver provato a dare alla coppia il bambino per la cifra di 9mila euro. Il compratore della piccola ha già patteggiato la sua pena.

La triste vicenda del piccolo parte con la sua nascita nel settembre 2013 nell'ospedale di Boscotrecase. Il padre è stato da poco arrestato e la sua nascita viene registrata con una paternità fittizia. Poi l'incontro della giovane con l'intermediario che le propone la vendita del piccolo a questa coppia benestante lombarda che non può averne. La giovane ragazza madre, allora 19enne, accetta nella speranza di dare un futuro migliore al piccolo. La vendita viene portata a termine nella stazione ferroviaria di piazza Garibaldi. Dopo un po' la madre però non resiste e denuncia la scomparsa del figlio. Poi viene a galla la realtà dei fatti. La madre finisce in carcere, insieme alla trans che già era stata denunciata per altre truffe, il piccolo invece, ha tre anni ed è tuttora affidato in una struttura dei servizi sociali in attesa di affidamento.  

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