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Sgomberato il campo rom di Scampia: "Battaglia vinta contro i roghi tossici"

I Verdi soddisfatti dell'operazione in corso, "anche se è bene ricordare che i rom non sono altro che la mano di una mente 'locale' spesso gestita dalla camorra"

Al via, oggi, lo sgombero del campo rom di Scampia, con l'abbattimento delle baracche abusive presenti.
“E’ cominciato lo sgombero e l'abbattimento di diverse baracche abusive del campo rom di Scampia, sequestrato su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli". Così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Terra dei fuochi, e il consigliere comunale di Napoli, Marco Gaudini.

"In questo modo - proseguono - si vince una battaglia importante nella guerra contro i roghi tossici, anche se è bene ricordare che i rom non sono altro che la mano di una mente 'locale' spesso gestita dalla camorra”.

I rom hanno a disposizione quasi due mesi, fino all’11 settembre, per lasciare il campo. “L’area del campo rom, una volta liberata da tutto ciò che è presente, dovrà essere bonificata e messa in sicurezza per evitare che diventi una discarica abusiva a rischio incendi”, hanno aggiunto Borrelli e Gaudini, per i quali “la questione dei campi rom va affrontata con la massima attenzione senza cedere al razzismo e al qualunquismo, ma nel pieno rispetto della legge a cui anche gli stessi rom devono attenersi”.

“Non possiamo accettare che ci siano persone che vivano in condizioni igienico sanitarie inaccettabili circondati dai rifiuti e con bambini spesso spinti alla prostituzione - hanno continuato i Verdi - questo campo è lo stesso dove alcuni giorni fa è stata ritrovata una bambina morta in circostanze ancora tutte da chiarire dentro un'auto”.

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