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Chiaiano, Cesaro: “La discarica è in linea con le norme di legge”

Il Presidente della provincia di Napoli, insieme ad un gruppo di cittadini, è entrato nella discarica di Chiaiano. Una nota ha spiegato come vengono gestiti i rifiuti, tra la soddisfazione generale

La situazione a Chiaiano sembra migliorata, almeno da quanto riporta la soddisfazione generale che vi era dopo la visita effettuata nella discarica di questo paese. Da troppo tempo ormai, questo territorio era al centro delle polemiche e della cronaca per quanto riguardava la problematica dei rifiuti.

Stamattina i rappresentanti del Comitato di lotta alla discarica di Chiaiano, insieme a Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, e ad altri personaggi della politica locale, hanno visitato i luoghi dove arrivano i rifiuti. I cittadini hanno infatti affermato che "Per la prima volta, dopo due anni, riusciamo ad entrare nella discarica di Chiaiano per renderci conto delle sue condizioni di sicurezza. Questo grazie all'interessamento del presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, sensibile alle istanze di noi cittadini, ora che l'impianto, col trasferimento dalla gestione straordinaria a quella ordinaria, è passato sotto la responsabilità".
Ad accompagnare la visita di questa mattina, oltre Cesaro, c'erano anche l'assessore provinciale all'Ambiente Giuseppe Caliendo e il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta.

L'intervento di Cesaro si è mostrato abbastanza aperto alle esigenze dei cittadini. "La discarica gestita dalla società I.B.I. mi è sembrata in linea con quelle che sono le norme di legge", ha affermato il presidente. "In ogni caso - ha continuato - io e l'assessore Caliendo siamo sempre pronti a raccogliere da parte del comitato civico suggerimenti per integrazioni sulla sicurezza che abbiano basi scientifiche".

I dirigenti dell'IBI durante la visita hanno illustrato e dotazioni di sicurezza dell'impianto di discarica, in cui mediamente vengono stoccate 850 tonnellate di rifiuti al giorno. All'ingresso, spiega una nota, viene effettuato un duplice controllo sui mezzi di trasporto per verificare la presenza di eventuale materiale radioattivo. Gli stessi mezzi di trasporto, all'uscita, vengono opportunamente passati per un impianto di lavaggio, per evitare di portare fuori dal sito, con i pneumatici, materiale proveniente dalla discarica.
Esistono inoltre tre pozzi di rilevamento per il controllo della falda acquifera a 200 metri di profondità, e 4 vasche di stoccaggio dell'acqua piovana che attraversa il territorio e che viene successivamente trasportata e trattata in impianti di depurazione.

Anche l'assessore Giuseppe Caliendo ha assicurato la popolazione del territorio affermando che chiederà comunque all'Arpac di intensificare i controlli che già avvengono con cadenza quindicinale e di farne avere documentazione scritta a tutti gli enti locali interessati, in modo che anche i cittadini possano conoscere periodicamente lo stato di salute della discarica. Da parte loro il Comitato ha richiesto alle autorità presenti che il periodo di utilizzo della discarica non vada oltre i 16 mesi previsti dal piano originario.

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