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Nuova discarica a Chiaiano, il Comune dice no

Con una delibera approvata oggi, Palazzo San Giacomo ha espresso il proprio parere contrario al progetto. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Comune

“La giunta del Comune di Napoli ha approvato, oggi, una delibera con cui esprime parere di incompatibilità rispetto al progetto preliminare per la ricomposizione ambientale della cava dismessa in località Chiaiano per il conferimento di biostabilizzato". Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Napoli.

"Il progetto per l’apertura di una seconda discarica a Chiaiano, infatti - prosegue Palazzo San Giacomo - è oggetto della conferenza dei servizi convocata per il primo di aprile dal Commissario straordinario alle discariche Ruberto e rispetto al quale, da settimane, questa amministrazione ha espresso la sua netta contrarietà. Il servizio di Pianificazione urbanistica esecutiva e del servizio Ciclo integrato delle acque del Comune di Napoli hanno espresso il parere di incompatibilità evidenziando come il progetto della nuova discarica 1) sia incompatibile con la disciplina urbanistica perchè contrasta con gli obiettivi di tutela contenuti nella specifica sottozona di interesse (artt. 44,45 e 46 del vigente Prg) 2) il riempimento della cava con la frazione umida tritovagliata biostabilizzata, poi, contrasta con quanto previsto dall'art.44 del vigente Prg che consente ‘solo riempimento con rifiuti speciali inerti, quali materiali derivanti dalle attività di demolizione e costruzione, sono da escludere, oltre che i rifiuti solidi urbani, anche i rifiuti non provenienti dalle attività di demolizione e costruzione’ 3) nell’ area, inoltre, insistono vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici ed il vincolo dell'ente parco regionale metropolitano delle colline di Napoli".

"Per quanto riguarda il servizio Ciclo integrato delle acque, inoltre, il progetto della nuova discarica risulta incompatibile per l’interferenza con il progetto di collettamento acque fognarie Chiaiano-Camaldoli in corso di redazione da parte del ministero dell'Ambiente e finanziato dal ministero stesso e dalla Regione Campania nell'ambito delle misure compensative dovute al Comune di Napoli per aver ospitato una discarica. Una discarica che, dal 2009 fino al 2011, ha accolto 450 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani della provincia di Napoli e che, ancora oggi, non vede approvato e attuato il piano per il ripristino ambientale".

"Per l'amministrazione, infine - conclude la nota dell'ufficio stampa del Comune - l’apertura di una seconda discarica contrasta con i piani comunali dei rifiuti (che puntano sulla raccolta differenziata e gli impianti di compostaggio) e con la legge regionale n.4 del 2007 che prevede che ‘nei comuni già sede di un impianto di smaltimento dei rifiuti non siano ubicati impianti o siti di smaltimento dei rifiuti o di stoccaggio, salvo autonome delibere dei comuni stessi”.

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