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Protesta antidiscarica, cinque delegati cittadini nella cava di Chiaiano

Ieri l'assemblea alla Rotonda Titanic, poi il corteo alla discarica bloccato dalla polizia. C'è il primo accordo: alle 12 una delegazione visionerà la discarica

Non si fermano le proteste contro le ipotesi di ampliamento della discarica di Chiaiano. Assemblea popolare ieri sera alla Rotonda Rosa Dei Venti che collega i comuni di Mugnano e Marano alla municipalità di Chiaiano e più conosciuta ai residenti con il nome di Titanic. Questo secondo appellativo le fu dato giocosamente anni addietro a causa della sua particolare forma a barca, ma nessuno avrebbe immaginato che il destino di quel lembo di territorio potesse un giorno somigliare a quello del famoso transatlantico che affondò nei primi del novecento. Di questo si è discusso ieri all’assemblea indetta dai comitati civici contro la discarica, di un territorio che sta pagando un prezzo altissimo nonostante non si sia mai rifiutato di fare la propria parte per il bene civico, due comuni e una municipalità che differenziano con risultati eccellenti, un modello da esportare e sul quale invece ci si accanisce in modo inspiegato.

I cittadini si sono passati parola e megafono, bloccando al traffico via Poggiovallesana, per esprimere la loro rabbia e determinazione rispetto ad una guerra che sembra non avere fine e che si sono impegnati a combattere pur non capendo perché siano costretti a difendersi proprio da quelle istituzioni che dovrebbero garantire e preservare il loro diritto alla salute. Ci si comincia a spaccare anche sulle posizioni rispetto a questa nuova amministrazione, da un lato i residenti ribadiscono di credere al neosindaco de Magistris quando dice che sul territorio napoletano non vuole più discariche e comunque tutti sanno che l’individuazione dei siti di sversamento non è di competenza comunale, dall’altro lato, però, qualcuno reclama una presenza maggiore nella battaglia, fianco a fianco con i cittadini anche durante le proteste di piazza. Si parla di quella “strana puzza della domenica”: ormai è da qualche settimana che le notti tra la domenica e il lunedì diventano un incubo più spaventoso del solito, con l’aria infestata da miasmi insopportabili. La paura condivisa è che proprio in quelle notti si sversi qualcosa di diverso rispetto agli altri giorni, il che, ribadiscono dai comitati, non vuol dire necessariamente che in discarica finisca qualcosa di illegale: “potrebbe anche trattarsi di qualcosa prevista dalla normativa che regola il conferimento al sito”. Insomma qualcosa di legale, ma che fa male, questo il terrore e l’ipotesi più accreditata dai residenti. Si discute poi delle notizie più recenti sui due nuovi siti individuati per il conferimento dei rifiuti, si cerca di individuare le notizie certe e le ipotesi più concrete, di trovare i punti fermi da cui partire per un’organizzazione più compatta e coordinata.

Corteo ed assemblea a Chiaiano - Foto V. Graniero

Alla fine l’assemblea decide di spostarsi alla discarica, per cercare di entrare a visionare lo stato dei luoghi. La polizia fa blocco lungo la strada ed impedisce ai cittadini l’accesso alla cava, del resto la legge consente, inspiegabilmente e in barba alla dovuta trasparenza, che le discariche siano equiparate a siti militari. Mentre un gruppo di rappresentanti del comitato cerca un accordo con le forze dell’ordine, tra i cittadini ci si scambia ancora il megafono e la protesta prosegue, sempre pacificamente. Prende la parola anche una cittadina di Venezia, in visita alla sua famiglia napoletana. La signora si scaglia contro la Lega Nord, ma anche contro quei cittadini napoletani che non si uniscono alla lotta “Per ogni napoletano che delega il suo diritto alla protesta e resta affacciato al balcone c’è un leghista che ha ragione d’essere. Hanno dalla loro proprio i grandi numeri, per questo possono ricattare il governo sulla questione dei rifiuti campani, fategli vedere che siete in tanti anche voi a difendere i vostri diritti”. Una provocazione che riscuote grande approvazione dai presenti all’assemblea.

Finalmente i cittadini ottengono la prima piccola vittoria e una delegazione di 5 persone ottiene l’accesso in discarica. Oggi alle 12 la delegazione, accompagnata da forze dell’ordine e dai tecnici del sito, potrà visionare il sito. Si sblocca così una situazione ferma da venti giorni in cui nessun comitato aveva più l’autorizzazione all’ingresso alla cava.

Nell’attesa di visionare lo stato delle cose, i convenuti all’assemblea si sono infine diretti alla casa comunale di Mugnano, dove era in corso un consiglio con all’ordine del giorno proprio la condotta da tenere per fronteggiare le ipotesi di ampliamento della discarica di Chiaiano e dell’apertura delle due nuove aree di sversamento limitrofe. I consiglieri hanno di buon grado concesso la parola anche ad un rappresentate dei comitati, Egidio Giordano, che ha spiegato la posizione dei residenti ed ha auspicato un fronte compatto di istituzioni e cittadini contro lo scempio che si vuole imporre ad un territorio già devastato, ribadendo che i cittadini non sono più disposti a pagare con la propria pelle e che la determinazione a difendere la dignità di ognuno sarà può forte di qualunque cosa. Tutti concordi quindi, amministratori e cittadini, a formare un muro umano, a mettere in piedi una macchina organizzativa che porti in strada migliaia di cittadini a combattere per i propri sacrosanti diritti.

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