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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Riprendiamoci le spiagge!": continua la battaglia nell'area flegrea

Ieri la prima riunione del comitato "Spiagge beni comuni". Hanno aderito numerose associazioni territoriali. Su un volantino: "Gli spazi per la libera balneazione si riducono sempre più"

Si è svolta ieri, 19 giungo l’assemblea “Riprendiamoci le spiagge” indetta dal "Comitato Spiagge beni comuni dei Campi Flegrei” che ha lanciato la mobilitazione a carattere nazionale del 7 luglio sul territorio flegreo. L’assemblea ha delineato un indirizzo politico ben definito secondo la "piattaforma" già precedentemente elaborata e un percorso da seguire fino alla giornata "nazionale" attraverso azioni di protesta, assemblee in piazza, diffusione di materiale informativo riguardo le irregolarità nella gestione delle spiagge.

“Sempre di più si riducono gli spazi per la libera balneazione – si legge da un volantino – è ora di riprenderci le nostre spiagge”. La situazione delle spiagge causata dalla cattiva gestione delle amministrazioni comunali flegree e dall’abuso di alcuni lidi privati ha causato oltre che un degrado ambientale, anche un degrado sociale non in linea con uno sviluppo ecocompatibile ed ecosostenibile del territorio. Le mobilitazioni hanno dato voce al malcontento della popolazione che ha visto ridursi, negli anni, gli spazi liberi, pubblici e gratuiti che davano la possibilità a tutti di godere del mare e del sole, rivendicando il diritto a riprendersi le proprie spiagge.

L’assemblea ha ribadito che la spiaggia è un bene comune e la riappropriazione delle spiagge significa ripensare la gestione dei “beni comuni” in modo trasparente e partecipato, restituendo alla cittadinanza il diritto di decidere! La gestione in modo “privatistico” dei beni della collettività ha portato all’attuale scempio e degrado.

“Invitiamo le Amministrazioni comunali – scrive ancora il comitato – e le Assemblee consiliari flegree a confrontarsi pubblicamente con il Comitato e con la popolazione sulle rivendicazioni, punti programmatici e proposte alternative avanzate attraverso mobilitazioni e momenti assembleari in modo partecipato. Richiediamo Consigli comunali “monotematici” sulla questione spiagge in cui ci sia un vero e aperto confronto attraverso pratiche di democrazia partecipata, in grado di ascoltare le esigenze della popolazione e di risolvere le problematiche poste dalle mobilitazioni”.

L’assemblea ha discusso dell’importanza della bonifica delle spiagge e del mare. Un aspetto imprescindibile per l’accesso a questo bene comune. Per questo le azioni saranno mirate a rivendicare l’obbligo di bonifica del territorio.

“Rivendichiamo uno sviluppo sostenibile – continua la nota del comitato – dal punto di vista ambientale e sociale! Per questo crediamo che il settore “balneazione” debba creare lavoro dignitoso in un’ottica di equa redistribuzione. Non è possibile che agli alti profitti degli stabilimenti balneari si contrappone lavoro nero, precario, degradato e sotto-pagato. La situazione è intollerabile! La mobilitazione per la riappropriazione delle spiagge pubbliche rivendica anche e soprattutto il diritto ad un lavoro dignitoso in questo settore!” .

Tra i primi appuntamenti che anticiperanno la data del 7 luglio il Comitato sarà impegnato: Venerdì 29 giugno alle ore 20.45 presso villa comunale di Bacoli, per l’iniziativa organizzata dal Comitato delle Periferie; Per la prima settimana di luglio (data da definire) il Comitato rilancia la proposta di Bancarotta (Bagnoli) per un’assemblea di tutte le realtà in lotta per la ri-pubblicizzazione delle spiagge; il 5 luglio appoggeremo e costruiremo insieme la mobilitazione indetta dall’associazione “Arci Mare”. Infine ci sono state alcune idee lanciate dall’assemblea come: Un concorso di idee rivolto ad architetti ed ingegneri (Riprogettiamo la nostra spiaggia con Oggetto del bando: Se i militari dovessero lasciare il litorale di Miseno-Miliscola come vorremmo ri-pubblicizzarlo?); Lettera aperta al ministro della difesa per chiedere di ridare alla collettività i lidi balneari gestiti da militari in modo esclusivo ed escludente; Una spiaggia libera dalla camorra con analisi e iniziative sul fenomeno camorristico riferito alla gestione delle spiagge; vogliamo rilanciare un Tavolo tecnico partecipato per costruire un’altra gestione della spiaggia pubblica con progetti per risocializzare le spiagge: strutturare un’idea di una Social Playa.

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