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Quarto, la differenziata sfiora il 30%

Una percentuale raggiunta grazie anche alla spinta del piano di raccolta "porta a porta" che entro pochi mesi raggiungerà tutte le arterie della città

«Abbiamo chiuso il 2011 raggiungendo il 27% di raccolta differenziata, quasi triplicando i dati in meno di sette mesi – ha commentato il sindaco Massimo Carandente Giarrusso ai risultati ricevuti negli ultimi giorni dello scorso anno sulla raccolta differenziata a Quarto – e questo è un risultato che non può che soddisfarci nonostante i tanti problemi strutturali e tecnici che abbiamo dovuto affrontare».

Una percentuale raggiunta grazie anche alla spinta del piano di raccolta “porta a porta” che entro pochi mesi raggiungerà tutte le arterie della città, nonostante la reticenza e la scarsa collaborazione di qualche cittadino. Un risultato importante registrato sebbene persista la spinosa questione della Quarto Multiservizi, società che si occupa proprio della raccolta rifiuti, che dallo scorso 30 dicembre è priva di un amministratore a seguito delle dimissioni di Claudio Crivaro.

«Entro il 23 gennaio sceglieremo il successore di Crivaro – annuncia il primo cittadino quartese – dopo aver espletato tutto l’iter burocratico per la scelta della persona più idonea all’incarico; successivamente il nuovo amministratore analizzerà i conti della municipalizzata, provando ad accertare la situazione debitoria e creditoria della Quarto Multiservizi».

«Ad oggi – chiarisce Giarrusso – sembrerebbe che il Comune abbia un debito nei confronti della Multiservizi di 13 milioni di euro; un capitale creditizio che, se riscosso, comunque non riuscirebbe a coprire i debiti della società che si stima, si aggirerebbero intorno ai 13,5 milioni di euro: una situazione dunque che andrà chiarita. Una volta accertata la situazione economica si potrà decidere il destino di questa società che stando ai dati attuali, nella sua complessità, resta improduttiva, inefficace e inefficiente. Ma i lavoratori stiano tranquilli: i loro diritti saranno tutelati in toto e nessuno di loro perderà il lavoro».

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