Sequestrati 27 chili di pane cotto, 57 chili di pane crudo e 260 chili di farina di provenienza non certificata. I carabinieri della Tenenza di Quarto, insieme a personale dell'Asl Napoli 2 Nord e del comando di polizia municipale guidato dal maggiore Castrese Fruttaldo, hanno denunciato per omessa comunicazione di immissione di fumi in atmosfera una 59enne di Quarto.

La donna, secondo l'accusa, avrebbe adibito in modo abusivo un locale della sua abitazione a laboratorio di panificazione, violando le norme vigenti in materia di immissioni pericolose in atmosfera ed in assenza delle previste autorizzazioni amministrative per la specifica attività produttiva. "Plaudo all'iniziativa compiuta dai nostri vigili urbani insieme ai carabinieri ed al personale della locale azienda sanitaria - dice Secone - La tutela della salute pubblica si garantisce anche attraverso il controllo rigoroso dei panificatori. Purtroppo, come dimostrano le statistiche e le numerose operazioni antiabusivismo commerciale compiute anche dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli, l'utilizzo di farine di dubbia provenienza e la produzione illegale di pane senza il rispetto delle minime condizioni igieniche, è una piaga sempre più presente sul nostro territorio".
Alla 59enne, inoltre, è stata anche imposta una sanzione che ammonta intorno ai cinquemila euro, perché stava esercitando un'attività produttiva-alimentare senza aver comunicato preventivamente il settore attività produttive del comune di Quarto. Tutto il materiale sequestrato è stato distrutto, mentre i controlli in materia di sicurezza alimentare proseguiranno anche nei prossimi giorni, con l'obiettivo di scoprire e sanzionare i produttori ed i venditori abusivi di pane.