Espugnata Bergamo e il Napoli vola al quarto posto in classifica
Gli uomini di Mazzarri vincono nettamente 2-0 lanciati da un supergol di Quagliarella. I partenopei scavalcano Parma e Roma in classifica e si lanciano alla caccia di un posto che vale l’Europa che conta
Contro un’Atalanta in crisi nera è sempre il Napoli a tenere il pallino del gioco in mano, rendendo la vita difficile all’ex Coppola e non rischiando quasi mai nella propria trequarti. Una prestazione matura, da squadra di comprovata esperienza che lascia ben sperare per il futuro. Il la al positivo pomeriggio azzurro lo dà ovviamente Fabio Quagliarella, che va a segno con uno di quei tiri che lo hanno reso famoso: stop ai 20 metri e conclusione di destro da fermo che bacia il palo alla sinistra di Coppola prima di insaccarsi. Un gol fantastico, ma perfettamente nelle corde dell’attaccante stabiese. Gli uomini di Mazzarri, trovato il vantaggio, non arretrano di un centimetro ed anzi cercano a ripetizione il raddoppio. Aronica costringe alla respinta in tuffo l’estremo difensore bergamasco, poi è Quagliarella a non sfruttare due nitide opportunità. La spinta dei partenopei si fa via via sempre più incessante e solo il cincischiare di Hamsik in area atalantina e un volo all’incrocio di Coppola su una punizione ben calibrata da Gargano non rendono più pesante il passivo per i nerazzurri. Il pubblico non gradisce e gli uomini di Conte vengono subissati dai fischi all’ingresso verso gli spogliatoi.
Le solite imprecisioni sotto rete sembrano essere un copione già visto per i napoletani, puntualmente puniti sia a Parma che a Cagliari dopo essere stati in grado di dominare in lungo e largo il match. E così quando Quagliarella sbaglia l’ennesima palla gol solo dinanzi a Coppola comincia a suonare qualche campanello d’allarme. Dall’altra parte però c’è un’Atalanta così sterile da non riuscire ad andare oltre qualche conclusione ciabattata dal limite dell’area che impensierisce a malapena De Sanctis. Tocca allora a Pazienza mettere la parola fine alla disputa. Il mediano azzurro realizza, così come già accaduto al Sant’Elia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo il 2-0 saltando con tempismo e prontezza. I restanti trenta minuti sono buoni solo per le contestazioni dei tifosi di casa verso la squadra nerazzurra che non riesce ad imbastire alcuna azione pericolosa.
Da Bergamo arrivano così solo notizie positive per Mazzarri che attende ancora Dossena. L’elemento che potrebbe dare ancora maggiore qualità ad una squadra che ha incominciato davvero a volare e che non vuole più fermarsi.
TOP
Pazienza 7: Risponde a tutti quelli che invocano un acquisto a centrocampo a gennaio. Si sta togliendo tante soddisfazioni dopo essere passato per oggetto misterioso. Difende alla grande, imposta con attenzione e va ancora a segno.
Grava 6,5: E’ tra quelli meno reclamizzati dell’organico partenopeo, ma ogni qual volta viene chiamato in causa non fa mai mancare il proprio apporto. Insuperabile, il migliore del pacchetto arretrato.
FLOP
Maggio 5: Spinge poco e male, non facendosi mai trovare pronto al traversone. Si scarifica molto in fase difensiva.
Hamsik 5: Impalpabile. Non entra mai nel vivo del gioco, girando sovente a largo. Avrà tempo e modo per rifarsi e confermarsi lo splendido giocatore ammirato nella parte finale del 2009.
ATALANTA-NAPOLI 0-2
ATALANTA (4-4-2): Coppola; Garics (21' st Valdes), Bianco, Manfredini (20' pt Peluso), Bellini; Ceravolo, De Ascentis, Guarente, Padoin; Tiribocchi, Acquafresca (21' st Doni). All. Conte.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Rinaudo (8' st Zuniga), Grava; Maggio, Gargano, Pazienza, Aronica; Hamsik (17' st Cigarini), Lavezzi (35' st Datolo); Quagliarella. All. Mazzarri.
Arbitro: Rosetti di Torino.
Reti: nel pt al 7' Quagliarella, nel st al 13' Pazienza.