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Parada de l’Amor senza permessi: il parco del sesso rischia la chiusura

A mancare tra i documenti presentati dagli imprenditori Daniele e Riccardo Casaletta, sono i pareri della soprintendenza per i Beni paesistici. La zona è infatti sottoposta a vincoli ambientali e legati al rispetto dell'assetto paesaggistico

Ormai ne parlavano tutti in città e tra chi si divideva e chi era a favore il Parco dell'amore di via Solfatara è diventato dibattito pubblico. Molte sono stati gli endorsement per la nuova attività, dai commenti liberi sui social network, alla posizione espressamente favorevole dell'associazione "Noi Re(si)stiamo Qui" e dal partito dei Verdi.

Proprio in queste ore, però, La Parada de l'Amor rischia la chiusura, con un atto che è sulla scrivania del dirigente competente già da venerdì scorso. Secondo indicrezioni la politica si sta chiedendo se è il caso o meno di far emergere come complicazione il cavillo burocratico del vincolo ambientale. Secondo la burocrazia comunale, il documento he mancherebbe all'appello sarebbe proprio il parere favorevole della Sovrintendenza per i Beni paesistici. Di tutt'altro avviso sono i proprietarti della struttua che, forte delle liberalizzazioni, hanno presentato la SCIA, dichiarazione di inizio attività per un parcheggio coin "sosta" a bordo. 

Una delle cose più complicate, infatti, è proprio il vuoto normativo rispetto ad una simile situazione. Nessuno, infatti, può autorizzare o meno la nascita di un love parking, nonostante il sindaco Figliolia abbia esattamente detto il contrario. Resta il fatto che, proprio in questi giorni, i controlli stanno aumentando e, secondo alcuni residenti, le auto della Polizia Municipale vanno e vengono. I giovani imprenditori, però, si dicono tranquilli e senza dubbi: "Il parco resterà aperto, abbiamo tutte le carte in regola".

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