Movida, DiversaMenteGiovani: "Fare un regolamento partecipato"
Regolamentazione partecipata e mediazione di interessi, questa la strada da seguire per la vivibilità e la fruibilità del centro storico
Dopo l’ordinanza del Commissario straordinario Mastrolitto, che ha rivoluzionato la regolamentazione dei pubblici servizi, molte le polemiche e i parei contrastanti. il provvedimento ha introdotto notevoli cambiamenti per gli esercizi meta della movida puteolana, definita dai più selvaggia.
Tra le novità: restrizioni sugli orari di chiusura e sulla vendita degli alcolici, ma nessuna sottolineatura nel ricordare il divieto assoluto della vendita di questi ultimi ai minori, problema diffuso e preoccupante che già in passato è stato affrontato con grande attenzione dalle forze dell’ordine e dalla polizia municipale che però adesso sembrano aver allentato la morsa dei controlli.
Un intervento necessario per porre un freno al fenomeno e fine a un’assoluta mancanza di regole. In questione ci sono interessi diversi, per certi versi contrastanti. Da un lato gli abitanti del centro, costretti veramente a vivere forti disagi, dall’altro gli esercenti, spinti sembra in alcuni casi solo dal maturare cospicui incassi, e poi c’è la cittadinanza che vive il centro in orari diversi e per ragioni diverse: dal lavoro al tempo libero. Un problema sociale dunque, per alcuni anche economico e per altri morale, ma la repressione assoluta non è mai la soluzione. Chi governa deve farlo in ragione dell’interesse collettivo assicurando comunque l’interesse individuale e particolare. Interrogare i diretti interessati per avere una soluzione che non scontenti nessuno è il percorso da seguire.
L’iniziativa di “DiversaMenteGiovani” è quella di sottoporre ai frequentatori, lavoratori ed esercenti del centro un questionario per poi presentare una proposta condivisa per la soluzione del problema “Movida selvaggia” e degli altri che attanagliano il nostro centro come la mancanza di parcheggi, il traffico e il lavoro troppo spesso sommerso, nero. Le difficoltà legate alla vivibilità e alla fruibilità vanno risolte in modo partecipato. Un esperimento, quello del questionario consultivo, già compiuto da “DiversaMenteGiovani” e riproposto per dare uno spunto e invitare la nuova amministrazione ad accrescere l’incidenza della partecipazione in campo decisionale.