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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pozzuoli: il Ministro Bray presto in città

Il sindaco Figliolia torna sulla questione dell'Anfiteatro Flavio: "Mai più chiuso"

«Scene come quelle a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi, con i turisti costretti a fare marcia indietro davanti ai cancelli chiusi dell'anfiteatro Flavio, difficilmente potranno più verificarsi. Da oggi, grazie al Protocollo d'Intesa firmato con la Soprintendenza per i Beni Archeologici, sei nostri dipendenti garantiranno l'apertura costante dell'anfiteatro, primo caso in Italia. E non solo: stiamo lavorando affinché in tempi brevi possa riaprire anche il Parco Archeologico Urbano e stiamo cercando di portare a Pozzuoli il ministro per le Attività e i Beni Culturali, Massimo Bray, perché possa apprezzare il nostro enorme patrimonio monumentale e darci una mano per la sua piena valorizzazione». Lo ha detto il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia nel corso della presentazione del nuovo direttore scientifico del Polo Culturale della cittadina flegrea, Maria Teresa Moccia Di Fraia, che ha ricevuto l'investitura ufficiale dopo la deliberazione dell'esecutivo comunale.

Alla manifestazione di presentazione sono intervenuti anche l'assessore alla Cultura del Comune di Pozzuoli Franco Fumo e il presidente della commissione consiliare Cultura Salvatore Caiazzo. Il protocollo d'intesa con la Soprintendenza era stato firmato il 4 aprile scorso ed è diventato esecutivo lo scorso fine settimana con l'entrata in servizio di sei dipendenti comunali che garantiranno l'apertura dell'anfiteatro Flavio mattina e pomeriggio (tre lavoratori per turno), compreso il sabato e la domenica. La convenzione prevede pure l'apertura programmata del Tempio di Serapide e dello Stadio Antonino Pio, secondo un calendario che stilerà il Polo Culturale d'intesa con la Soprintendenza, e la pulizia e il decoro degli altri siti cosiddetti "minori" come le tabernae di via Luciano e viale Capomazza, le Cento Camerelle di Villa Avellino, i resti archeologici di via Ragnisco e così via.

Il sindaco Figliolia e l'assessore Fumo hanno ringraziato Maria Teresa Moccia Di Fraia per il «contributo di qualità e di esperienza» (a titolo oltretutto gratuito) che ha voluto fornire alla città di Pozzuoli, che, come ha ricordato Franco Fumo, «nei prossimi mesi potrà disporre di una cittadella della Cultura ancora più estesa ed articolata grazie ai lavori del PIU Europa».

«Recupereremo – ha detto l'assessore alla Cultura – la Torre e il passaggio Toledo e avremo la disponibilità di una nuova area spettacoli con la completa ristrutturazione del teatro all'aperto di Villa Avellino».

Chi è Maria Teresa Moccia Di Fraia. Nata e vive a Pozzuoli, archeologa, giornalista, è stata Cultrice della Materia (Cattedra di Archeologia e Storia dell’Arte greco romana) presso l’Università degli Studi di Cassino e collaboratrice esterna del Centro Internazionale di Studi Numismatici. È autrice di articoli sulla storia e l’archeologia della Campania antica e responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia di Taranto.

«Incidere nella vita culturale di questo territorio mi riempie di orgoglio – ha detto – Palazzo Toledo sta diventando sempre più un incubatore di Cultura e la mia intenzione è di fa uscire Pozzuoli dal localismo in cui vive e proiettarla nella dimensione che merita, aprendosi alle collaborazioni con gli istituti universitari e di ricerca, potenziando il rapporto con la scuola e le associazioni, organizzando eventi e soprattutto recuperando il sentimento di bellezza che questa terra esprime».

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