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Dimissioni Vardè, il comunicato del Comitato antidiscarica

Soddisfazione del Comitato contro la discarica: "Un'altra vittoria, ma Caldoro non può tacere"

Ecco le parole del comitato contro la discarica del Castagnaro, appena dopo le dimissioni del Commissario Annunziato Vardè.

"Le dimissioni del Commissario Vardé, nominato da Caldoro - si legge dalla nota del comitato - dimostrano chiaramente che avevamo ragione noi: la cava del Castagnaro é un sito inidoneo per realizzare una discarica in qualsiasi modo la si voglia chiamare. Pensiamo che di questo si sia reso conto tardivamente anche Vardé anche se non lo ammetterà mai.

Un chiaro segnale - prosegue il comitato del Castagnaro - che le nostre buone ragioni e la mobilitazione popolare hanno fatto breccia e incassano un'altra vittoria.  Un chiaro segnale di resa. Ed é ora che anche Caldoro  prenda coscienza che è arrivato il momento di chiudere definitivamente la questione Castagnaro. Adesso è d'obbligo che venga adottato il provvedimento finale che disponga lo stralcio della cava dall'elenco dei siti individuati. Auspichiamo che Caldoro ponga  fine al Commissariamento e alle leggi speciali per la provincia di Napoli e restituisca alla politica il suo ruolo fisiologico, assumendosi in proprio le responsabilità delle scelte.

Se Caldoro pensa di nominare semplicemente un nuovo Commissario e di non annullare la scelta della cava, allora questa volta la popolazione tutta, già pronta e mobilitata, tornerà in strada per difendere fino alla fine il suo territorio e la salute della intera collettività. Non accetteremo manovre diversive: Caldoro ponga in essere un atto dovuto di responsabilità politica e sociale, stralci il Castagnaro! Il Presidente della provincia, Cesaro, completi e dia realizzazione al deliberato del suo Consiglio Provinciale e insieme a noi e ai sindaci di Pozzuoli e Quarto  non attenda più questo atto e lo pretenda senza altro indugio da Caldoro. Attenderemo l'adozione ad horas del provvedimento finale e lo faremo da dove ci siamo mossi fin dall'inizio, ovvero dalla strada, dove uniti da una ragione comune, faremo sentire nuovamente la nostra voce e la nostra presenza e questa volta sarà a dir poco difficile mandarci via.

Le amministrazioni comunali, provinciali e regionali colgano questa occasione per rivedere completamente le loro scelte in tema di rifiuti e diano un segnale chiaro di volere avviare concretamente un ciclo virtuoso dei rifiuti che punti ai rifiuti zero con riduzione a monte, raccolta differenziata spinta e una impiantistica alternativa rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini. Ascoltino i comitati che proprio oggi si stanno riunendo a Roma per realizzare un'unica piattaforma di lotta per un ciclo virtuoso dei rifiutisu tutto il territorio nazionale.Anche in questa occasione a difesa dei diritti dei cittadini ribadiamo comestiamo facendo da più di sei mesi".

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