Pubblichiamo integralmente la lettera aperta che ci è stata inviata dall'ex segretario del partito "Popolari per il Sud", Fortunato Stellitano. Alla base della motivazione, secondo indiscrezioni, ci sarebbe la volontà del partito di appoggiare il centrodestra alle prossime amministrative. Questa scelta avrebbe visto Stellitano nettamente contrario.

L'anno scorso, infatti, il partito ha appoggiato il centrosinistra e Stellitano è stato uno dei promotori della lista, che ha conseguito circa 1300 preferenze. Stellitano, uno dei segretari più giovani dell'area flegrea, abbandona il partito, ma non la politica, come possiamo leggere nella lettera che segue:

"Con molto rammarico confermo le mie dimissioni da Commissario del partito, un partito, che dall'avvento del nuovo Segretario Prov., non è stato più democratico e dove non esiste più un confronto tra le parti. Da quando si è insediato infatti, non sono stato mai convocato per discutere delle imminenti elezioni nella mia città. Il lavoro fatto fin qui, tra mille difficoltà, viene buttato via al vento senza un minimo di riconoscimento. Al Seg. Provinciale voglio solo ricordare che il partito alle ultime elezioni di Maggio ha ottenuto circa 1300 preferenze oneste sostenendo la coalizione di centrosinistra con grande responsabilità territoriale. Lo scioglimento del Consiglio Comunale di centrodestra, avvenuto per la seconda volta consecutiva, ha lasciato la città di Pozzuoli all'ennesimo commissariamento; questa è la prova che avevamo ragione. A distanza di un anno le cose sono peggiorate, la città è stata abbandonata, la criminalità aumentata, l'ordinario è diventato straordinario, tutti si sentono padroni della città. La destra a Pozzuoli litiga per chi deve governare, al contrario della una coalizione di centrosinistra che, seppur con qualche problemino, è sempre stata unita su temi importanti che riguardano i cittadini. Inoltre l'unica cosa certa purtroppo è che, chi ha voglia di fare, chi ha idee e tanta passione per la politica è visto come un problema. Tutte queste ragioni mi hanno spinto a lasciare la carica di Commissario, ma non lascerò la politica, perché credo in una politica seria".