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Spike, cane bruciato vivo: “Dal Comune nessuna condanna all'autore del gesto”

Il Partito Animalista Europeo ha chiesto al sindaco puteolano Vincenzo Figliolia di prendere posizione contro l'uomo che ha bruciato “per vendetta” un meticcio

Il Partito Animalista Europeo ha scritto a Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, perché il Comune che guida si costituisca parte civile contro l'uomo che ha ucciso il cane Spike.

Risale al 6 luglio la terribile vicenda del meticcio, trovato arso vivo nella zona del rione Toiano a Pozzuoli: in breve tempo si è riusciti a risalire all'autore del tremendo gesto, un uomo che ha voluto “vendicarsi” del fatto che il cane si era accoppiato con la sua cagnetta.

La “palese brutalità del fatto” ha spinto i rappresentanti del Partito Animalista Europeo a “presentare autonoma denuncia-querela” nei confronti dell'autore, nonché ad organizzare una manifestazione pubblica sotto la sua abitazione che si terrà il prossimo 26 luglio.

Dopo l'indignazione però, tocca alle polemiche. “La mancata presa di posizione (di Figliolia, ndR) – scrive il Pue – non potrà non essere interpretata come un totale disinteresse della vicenda da parte dell'amministrazione locale, e avallerà inevitabilmente tale crimine”.

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