Truffa al Fusaro: prenoto per cinquanta...e ti faccio il "pacco"

Si presentano come collaboratori di un assessore, in giacca e cravatta, vogliono prenotare per cinquanta persone. Chiedono un menù a base di pesce, astici imperiali, gamberoni, pesce di prima qualità.

In questi periodi di magra nessun ristoratore rifiuterebbe. Eppure pare che almeno sia meglio farsi lasciare un acconto, soprattutto considerando che il tizio, con assessore al seguito, non si presenterà mai. Quello che è accaduto ad un noto ristorante della zona flegrea (del quale non inseriamo il nome per tutelarne la privacy) è qualcosa di inverosimile.

Una persona distinta si presenta a nome di un assessore di Pozzuoli, dice che devono organizzare una premiazione e prenota per cinquanta persone un menù ricco ed impegnativo. Si dice senza soldi per un acconto e chiede anche al proprietario del ristorante se può anticipargli cento euro, per pagare la targa da dare al premiato. Il ristoratore accetta, compra il tutto e prepara anche il pranzo. Poi nota che il presunto assessore ha un'ora di ritardo, due, tre. Così, dopo un giro di telefonate, si accorge che l'uomo era solo un truffatore, nessun assessore sapeva di questa cena. Intanto il ristoratore ha speso soldi per la cena, ha cucinato, ha speso soldi per il personale extra e ci ha anche rimesso la cento euro che gentilmente aveva anticipato al truffatore. Attenti, quindi: sempre meglio chiedere l'anticipo!