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Tre tartarughe Caretta Caretta tornano in libertà

Avverrà presso il lido Diana al Fusaro in località Parco di Quarantena a Bacoli. Gli esemplari saranno "equipaggiati" con nuovi strumenti di telemetria satellitare

Tre esemplari di tartaruga Caretta Caretta torneranno a nuotare libere nelle acque campane: saranno rilasciate venerdì prossimo, 7 giugno, presso il lido Diana al Fusaro in località Parco di Quarantena a Bacoli. L'iniziativa è organizzata dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn e, in particolare, dal Gruppo di ricerca Tartarughe marine. Ma gli animali non saranno lasciati soli. Le tartarughe, infatti, saranno "equipaggiate" con nuovi strumenti di telemetria satellitare che, utilizzando la tecnologia Gps Fastlock e il sistema Gsm, permetteranno di conoscere la loro esatta posizione e il loro comportamento in mare.

Le tartarughe, dunque, in un certo senso, potranno 'comunicare' con chi fino a oggi si è occupato di loro, senza far perdere le loro tracce. Le strumentazioni saranno sistemate sul guscio delle tartarughe. Si tratta di prototipi, realizzati dall'Università St' Andrew in Scozia, che uniscono la tecnologia Gps a quella della telefonia mobile. Le apparecchiature dovrebbero fornire, come spiegato dai ricercatori, informazioni che consentiranno di conoscere le abitudini delle tartarughe, i luoghi dove si concentrano, il loro comportamento in immersione, la loro esatta posizione con un errore di appena 50 metri. Gli strumenti trasmetteranno le informazioni nel momento in cui le tartarughe saliranno in superficie. Tutti i dati reperiti e trasmessi, saranno quindi utilizzati dai ricercatori per "tutelare al meglio e proteggere gli animali che nuotano lungo le coste campane".

Le informazioni arriveranno tramite sms al Centro Analisi Dati e saranno analizzati e studiati da Sandra Hochscheid. I tre esemplari su cui applicare le tecnologie sono stati 'scelti' perché non abituati alla cattività e, dunque, dovrebbero fornire informazioni sulle reali abitudini degli animali. Le tre tartarughe, infatti, sono state recentemente affidate alla cura e alla custodia della Stazione Zoologica dopo che erano state "accidentalmente" catturate lungo il litorale dell'area Nord di Napoli. Qualora le tecnologie dovessero dare i risultati sperati a settembre si potrebbe procedere con il rilascio in mare di un altro esemplare. (Ansa)

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