Municipalizzata per i rifiuti a Bacoli, i movimenti cittadini ci vanno cauti
Giannantonio Scotto di Vetta, rappresentante del movimento 'Ci mettiamo la Faccia': "Purtroppo l'esperimento delle municipalizzate in Campania è stato lo strumento ad hoc per creare i legami tra la criminalità e il potere politico"
Creare una società municipalizzata per amministrare l'igiene urbano sul territorio di Bacoli. É l'obiettivo che inizia a concretizzarsi con la votazione dell'ultima delibera di giunta per acquisire le quote di Italia Lavoro, proprietaria al 49% della società Flegrea Lavoro, la società che amministra l'igiene urbano nella cittadina. Attualmente, infatti, solo il restante 51% della società è pubblico. L'assessore alle finanza, Vincenzo Salviati ha illustrato, nel corso dell'assise comunale, tutti gli aspetti tecnici della delibera.
«L’Amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Ermanno Schiano – ha intrapreso un percorso per costituire una società pubblica addetta all'igiene urbana. Abbiamo proposto ai Comuni di Monte di Procida e Procida una gestione associata del servizio, cui è seguito un parere favorevole. Sono consapevole della criticità che ha rappresentato la Flegrea Lavoro per Bacoli, miriamo dunque con l'acquisizione delle quote e la costituzione di una municipalizzata a salvaguardare i lavoratori e la città».
Saranno spesi più di 330.000 euro per acquistare parte della rinomata società che si è occupata di sosta e gestione dei parcheggi, gestione degli specchi d'acqua e gestione dei rifiuti solidi urbani della città di Bacoli. Proprio per questo l'amministrazione bacolese ha già chiesto un aiuto ai comuni di Procida e Monte di Procida. In concreto l'amministrazione guidata da Ermanno Schiano, una volta acquistata la società, chiederà ai due comuni di comprare una quota oppure contribuire in qualche modo alla gestione della stessa. Intanto i movimenti cittadini restano attenti sul tema.
«Riunire in un unica gestione comuni della nostra area – ha affermato Giannantonio Scotto di Vetta, rappresentante del movimento “Ci mettiamo la Faccia” - ha un senso perché questo dovrebbe portare ad un abbassamento delle spese di gestione. Purtroppo – continua Scotto Di Vetta – l'esperimento delle municipalizzate in Campania è stato lo strumento ad hoc per creare i legami tra la criminalità e il potere politico». I movimenti vogliono anche una seria raccolta differenziata: «Non abbiamo ancora capito però – continua Scotto Di Vetta – che cosa si intende fare per la differenziata. Siamo contenti però che un sindaco del Pdl decida (almeno nelle intenzioni iniziali) di far partire una differenziata spinta. Non so come la gradiranno i vertici del loro partito che spingono per la creazione dei termovalorizzatori che con una vera "differenziata spinta" non lavorerebbero e sarebbero costretti a comperare immondizia a prezzi più cari dall'estero. Spero che sia chiaro ai politicanti del centrodestra che fare la differenziata significa prendere una strada che va contro la visione del centrodestra nazionale sul nostro territorio che andrebbe ad arricchire le imprese che vogliono i termovalorizzatori come la Impregilo».