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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pomigliano

In Argentina per amore, ora vive per strada: la storia di Raffaele

Il 39enne, originario di Pomigliano d'Arco, scoperto dal quotidiano Clarin mentre mendicava a Salta con i suoi due inseparabili cagnetti. "Niente più pensione di invalidità dal 2008, sono solo"

Difficile da digerire la storia di Raffaele Napolitano, 39enne originario di Pomigliano d'Arco. L'uomo è stato scoperto dal quotidiano Clarin mentre si aggirava con i sue due inseparabili cagnetti per il centro di Salta, a nord dell'Argentina.

È il 2003: l'uomo perde le dita della mano sinistra e l'indice di quella destra in un incidente di lavoro mentre opera con una pressa idraulica. Poc dopo per lui una pensione di invalidità di 1800 euro mensile e un indennizzo di 130 mila euro dalla sua assicurazione. Un giorno conosce una ragazza argentina che lo convince a rimanere proprio in Argentina vivendo prima in un appartamento affittato e successivamente dai genitori della ragazza. Napolitano le consegna una procura notarile per riscuotere la sua pensione e disporre dei soldi.

Ma iniziano i problemi: "Lei prendeva il denaro e se ne andava a giocare al casinò: non mi dava soldi nemmeno per le sigarette". Nel 2008, poi, non essendosi presentato per aggiornare la sua cartella medica in Italia, Napolitano ha smesso di ricevere la sua pensione di invalidità. Un giorno, tornato a casa in taxi, suona il campanello e chiede alla ragazza 8 pesos (circa 1,50 euro) per pagare la corsa. Lei risponde dalla finestra: "Non ci sono soldi qui, mandatelo in galera". E così accade per poi scoprire, una volta uscito dal carcere, che la ragazza se ne era andata lasciandolo ora in un mare di guai.

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