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Mariglianella: violenza in consiglio comunale, le proteste dei cittadini

Gli indignati raccontano in una lettera "l'ennesima pagina nera di politica locale"

É successo ancora. E con questa frase che un gruppo chiamato " i cittadini indignati di Mariglianella" descrivono, attraverso una lettera, quello che è avvenuto il 27.08.2012 alle ore 18:00 nel Comune di Mariglianella e per l’esattezza durante lo svolgimento dei lavori consiliari, affermando che quel giorno si è scritta l’ennesima pagina nera di politica locale fatta anche di episodi di “violenza” durante lo svolgimento di un Consiglio Comunale.

In tali circostanze un gruppo di cittadini uniti sotto il segno “Gli amici di Beppe Grillo” del MoVimento 5 Stelle e dell’associazione A..L.T. (Ambiente-Legalità-Territorio) la Fenice che promuove iniziative sul territorio per la salvaguardia dell’ambiente, della giustizia e della corretta amministrazione locale, ha protestato alle continue limitazioni e dissidi sorti nei confronti dell’attuale amministrazione.

In data 02.07.2012 il gruppo “Gli amici di Beppe Grillo”  ha protocollato al Comune di Mariglianella una  richiesta di autorizzazione alla ripresa e alla registrazione delle sedute consiliari e in data 26.07.2012 con protocollo n. 8133,  il Presidente del Consiglio Comunale, Rocco Ruggiero ha negato le riprese audio-visive del lavori consiliari.  A  questo rifiuto dell’amministrazione Comunale il gruppo di cittadini “amici di Beppe Grillo” si è presentato all’Assemblea Comunale il 27 agosto 2012 con una fascia nera al braccio.  Questa rappresenta il colore che meglio identifica la fine, la messa a morte delle idee, della luce che si spegne e la fine della Costituzione.

"Scandaloso - si legge nella lettera- il comportamento del consigliere Dott. Vincenzo Esposito  che ha lasciato la sua postazione minacciando un cittadino ed invitandolo a spegnere la telecamera. Gli agenti della Polizia Municipale non hanno provveduto all’identificazione in aula ma hanno chiamato in disparte il cittadino, chiedendo le sue generalità. La conclusione di questa vicenda è: ogni volta che il cittadino con coraggio reagisce alle imposizioni o alla mancanza di spiegazioni da parte dello Stato e chi per esso rischia di essere denunciato,  viene zittito mediante l’intervento della pubblica autorità o con implicite intimidazioni".

 

 

 

 

 

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