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Mariglianella, lo sfogo dell'associazione A.L.T La Fenice su Agrimonda

"Tanto si è combattuto per avere la bonifica del territorio e ad oggi non si vedono cambiamenti. La situazione è devastante ed alcuni giornalisti ci voltano le spalle"

Il dott. Massimo Romano, con l'aiuto del Presidente del Comitato Cittadino Ambiente e Territorio, sig. Ciro Tufano, del Presidente dell’Associazione A.L.T. (Ambiente, Legalità e Territorio) La Fenice l' arch. Leopoldo Esposito e del tossicologo prof. dott. Antonio Marfella, ha analizzato tutte le problematiche criticità che si sono innescate dopo l’incendio del 18 luglio 1995 dell’ex rivendita di prodotti per l’agricoltura “Agrimonda”,sul territorio di Mariglianella.
 
Nonostante l’allarmismo manifestato dagli scienziati, dai innumerevoli articoli, dai convegni e dagli esposti, la bonifica dell’area non ha mai avuto inizio. 
 
"In questi lunghi 17 anni abbiamo assistito al sistematico scaricabarile di responsabilità tra le diverse amministrazioni pubbliche e l’inadempimento della rimozione dei rifiuti da parte proprietari della ex rivendita, ha bloccato tutto, senza trascurare, poi, i tempi biblici della giustizia italiana"- ha dichiarato l'arch. Esposito.
 
Sebbene gli sforzi profusi da anni da parte di cittadini sensibili all’evidente dramma, per informare e sensibilizzare, i risultati ad oggi non si vedono e la situazione resta devastante per l'impatto ambientale e per le ripercussioni sulla salute di tutti gli abitanti del luogo.
 
Il Sindaco Di Maiolo punta sull’accordo di programma firmato a luglio del 2011 con la Regione Campania e sui finanziamenti per le bonifiche del Ministero dell’Ambiente che, d’altronde, sono stati dirottati su altri siti della stessa Regione.
 
"Dai commenti agli articoli pubblicati sul web- commenta il presidente dell'associazione A.L.T- abbiamo desunto che molti sono scettici, alcuni criticano il nostro operato, altri blaterano a vuoto e taluni rivendicano il lavoro svolto in passato.Premesso che non ci sono meriti per nessuno, il volume di rifiuti è ancora lì e questo è vergognoso per tutti, istituzioni in testa. Il nostro è proprio un paese bizzarro, siamo capaci di polemizzare anche per una giusta causa piuttosto che unirci come un’unica grande famiglia. Ma siamo degli inguaribili ottimisti e ci auguriamo che questa sia la volta buona e che qualcosa cambierà, prima o poi". 
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