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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pomigliano Pomigliano d'arco

Fiat Pomigliano, un migliaio di persone al corteo Fiom

Presenti politici, lavoratori, studenti, disoccupati, anziani ed i 19 cassintegrati che dovranno essere assunti nella newco entro il 28 novembre. Alcuni lavoratori hanno anticipato l'ingresso in fabbrica

Un migliaio di persone, secondo gli organizzatori, si sono radunati a Pomigliano d'Arco per partecipare alla manifestazione organizzata dalla Fiom nella cittadina dove si produce la nuova Panda. Tra loro, politici, lavoratori, studenti, disoccupati, anziani, ed i 19 cassintegrati della Fiom che dovranno essere assunti nella newco entro il 28 novembre.

Stamattina, intanto, alcune centinaia di lavoratori dello stabilimento Fiat hanno anticipato l'ingresso in fabbrica di quasi due ore per evitare eventuali picchetti da parte dei partecipanti alla manifestazione di oggi. Lo rendono noto gli stessi operai, che hanno sostenuto di aver ottenuto dall'azienda il permesso di entrare in fabbrica prima dell'apertura dello stabilimento per il primo turno, prevista per le 5,30.

"Volevamo evitare i picchetti - hanno spiegato le tute blu - che tra l'altro abbiamo saputo non ci sono stati". I manifestanti, infatti, arrivati alle prime ore del mattino, si sono limitati a qualche presidio davanti agli stabilimenti della zona industriale, per poi riunirsi davanti alla rotonda dalla quale partirà il corteo.

IL CORTEO - Sono il ministro per il Lavoro, Elsa Fornero e l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, i bersagli preferiti dei cori dei manifestanti. Quasi tutti i negozi hanno le saracinesche abbassate. Al corteo stanno partecipando, tra gli altri, i leader di Sel, Nichi Vendola, quello dell'Idv, Antonio Di Pietro e il segretario della Fiom, Maurizio Landini.

Sciopero generale Cgil Pomigliano © Tm NewsInfophoto


"Anche qui vedo tanta ipocrisia, i partiti che votano le leggi del Governo Monti pretendono di essere qui a manifestare contro le leggi di Monti". Lo ha detto il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, presente alla manifestazione promossa dalla Fiom. Di Pietro ha ribadito che l'Idv vuole costruire una coalizione alternativa alle politiche del Governo Monti con chi ci sta: "Prendiamo atto che ci sono alcune forze politiche che predicano bene e razzolano male e che votano quelle leggi che poi contestano in piazza. Mi auguro che i cittadini sappiano distinguere al momento del voto. Noi come Italia dei valori siamo l'unico partito che in Parlamento si sta impegnando in difesa dei lavoratori e per raccogliere le firme necessarie per l'abrogazione degli articoli 8 e 18 sui licenziamenti opponendoci alle politiche aziendali di Marchionne che hanno fatto del lavoro una merce di scambio".

Corteo Pomigliano © F. Rondini/NapoliToday


Sulle note di 'Bella ciao' intonate da una parte dei 19 operai della Fiom che attendono l'assunzione nella newco Fabbrica Italia Pomigliano, sono arrivati in piazza Primavera le prime centinaia di manifestanti. Maurizio Landini, in testa al corteo che, secondo le prime stime delle forze dell'ordine conta la presenza di oltre 5mila persone, è stato anche avvicinato da un gruppo di donne del comitato mogli cassaintegrati della Fiat, che gli hanno consegnato la lettera d'invito all'assemblea dei lavoratori da loro organizzata per il 24 novembre prossimo. Al corteo sta prendendo parte anche l'ex segretario nazionale della Fiom, Gianni Rinaldini.

LA CONCLUSIONE - Il corteo è stato sciolto dopo l'intervento di Maurizio Landini il quale ha sottolineato, tra le altre cose, che "da Pomigliano, due anni e mezzo fa, è iniziata una fase nuova". "Ero segretario da appena dieci giorni - ha affermato - e tutti ci dicevano che l'accordo di Pomigliano era un caso eccezionale, che qui i lavoratori erano assenteisti. Ma ora deve essere dato un riconoscimento, non alla Fiom, ma alla dignità dei lavoratori di Pomigliano, Melfi, Mirafiori. Ed ai politici che si sono ricreduti su Marchionne, dico è importante quello che si fa, non quello che si dice". Landini, quindi, ha invitato gli altri sindacati a "chiedere un nuovo tavolo con fiat per un nuovo piano di investimenti": "oggi Fim e Uilm hanno una grande occasione - ha concluso - di unirsi a noi per chiedere non solo il ritiro dei provvedimenti di mobilità, ma anche il rientro in fabbrica immediato di tutti i cassaintegrati che attendono l'assunzione in Fip, con contratti di solidarietà". (Ansa)

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