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Pomigliano Pomigliano d'arco / Via Ex Aeroporto

Fiat Pomigliano: operai Fiom in fabbrica, parleranno con i vertici

I lavoratori sono stati accompagnati dai responsabili nazionali e territoriali del settore auto per assegnare loro le mansioni da svolgere

I 18 operai della Fiom sono entrati nello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco per parlare con alcuni dirigenti aziendali. I lavoratori sono stati accompagnati dai responsabili nazionali e territoriali del settore auto, Michele de Palma e Franco Percuoco, i quali hanno chiesto che agli operai fosse consentito l'ingresso e fossero assegnate le mansioni. Davanti allo stabilimento è arrivato anche il 19esimo operaio della Fiom, Antonio Di Luca, in aspettativa per impegni elettorali.

"Non ci arrenderemo - spiega uno dei 18 - ieri mattina  è stato difficile ma soprattutto brutto abbandonare la fabbrica. Ci hanno cacciati, e lungo quelle decine di metri che mi separavano dall'uscita, ho vissuto momenti di sconforto, pensando a mia moglie, a mio figlio, ai miei genitori, ai miei suoceri, che per una settimana mi hanno chiesto se avevo ricevuto la comunicazione di Fiat sui turni di lavoro. Sapevo, in cuor mio, che avremmo fatto la fine dei colleghi di Melfi, reintegrati ma a casa".

 "Non ci avevano comunicato i turni - sottolinea Sebastiano D'Onofrio, un altro lavoratore - così  ieri ci siamo presentati tutti in fabbrica. Ci hanno consegnato la busta paga, e ci hanno detto che potevamo andare via, perché per noi non c'era posto per problemi tecnico-organizzativi. Ci avrebbero poi fatto sapere".

Intanto la Fiom ha disposto una diffida nei confronti dell'azienda, da presentare anche alla Procura della Repubblica per il "perdurare della discriminazione nei confronti dei propri iscritti- ha spiegato il segretario generale del sindacato a Napoli, Amendola". 

(Ansa)

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