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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pomigliano, Natale alla Fiat: 5.586 regali per Marchionne

Comitato Mogli Operai: "Un modo per sottolineare il contrasto tra le festività finte e idilliache che l'azienda prepara all'interno della struttura e quello tragico e reale che viviamo sulla nostra pelle"

Una enorme busta con 5.586 regali, uno per ogni operaio della Fiat e dell'indotto campano che rischia di perdere il posto di lavoro. É il pacco di Natale per l'ad Sergio Marchionne che intendono consegnare ai dirigenti del Lingotto sabato mattina i lavoratori di Pomigliano d'Arco iscritti allo Slai Cobas.

"Quest'anno te lo do io il regalo" è il nome dell'iniziativa che si svolgerà davanti all'ingresso 4 dello stabilimento, in concomitanza con il 'Natale Bimbi', il consueto appuntamento organizzato dalla Fiat in vista delle vacanze natalizie. "Un modo per sottolineare il contrasto tra il Natale finto e idilliaco che l'azienda prepara all'interno della struttura - spiega Mara Malavenda del Comitato mogli operai Pomigliano - con la consegna dei doni alle famiglie dei lavoratori con figli al di sotto dei 10 anni e quello tragico e reale che viviamo sulla nostra pelle".

Gli uomini distribuiranno invece volantini per spiegare la situazione delle migliaia di cassintegrati che orbitano intorno all'universo Fiat. Un altro paragone stridente con il volantino del Natale Bimbi distribuito dall'azienda, con il quale la direzione si dice lieta di incontrare i dipendenti "all'interno di una fabbrica incantata, in una magica atmosfera natalizia".

 Lo Slai Cobas mantiene il più stretto riserbo sui regali, spiegando solo che "non sono destinati solo a Marchionne, ma anche agli Agnelli e alla vecchia dirigenza, perchè i nostri mali arrivano da lontano". La manifestazione sarà accompagnata dalla musica dal vivo del gruppo folkloristico 'E Zezi', composto anch'esso da operai di Pomigliano.

Per ogni Natale che si rispetti, ci sarà anche un 'Babbo operaio' con tanto di vestito rosso e barba finta, al quale è stata affidata la letterina dei lavoratori, che si augurano per il 2013 "un anno di occupazione e produzione, senza più precari, disoccupati, 'forneristi', 'montisti' e camorristi, che dovrà essere ricordato come l'anno della felicità operaia".

Una speranza che accomuna le tute blu, in particolar modo "coloro che vedono avvicinarsi rapidamente quel 14 luglio prossimo - ricorda Maria Molinari del Comitato - quando la cassa integrazione dei nostri mariti finirà. Anche per questo ringraziamo Marchionne con i nostri regali".

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