Fiat Pomigliano, gli operai vogliono chiarezza: "Siamo pessimisti"
La denuncia: "A luglio scade la cassa integrazione e noi saremo senza un lavoro, la crisi di mercato non accenna ripresa. Siamo pronti a dare battaglia se necessario per difendere il nostro futuro occupazionale"
Pessimismo in fabbrica e malumore tra gli operai che chiedono "chiarezza": a Pomigliano le tute blu della Fiat non hanno accolto bene le comunicazioni del Lingotto sul Piano Fabbrica Italia, e chiedono "precisazioni chiare ed inequivocabili" annunciando di essere pronti a effettuare "picchetti dentro e fuori lo stabilimento se necessario".
"Ci hanno chiesto di scegliere con un referendum ed abbiamo votato 'si' - spiegano alcuni lavoratori della newco - ed ora la Fiat dice che il progetto Fabbrica Italia non c'é più e che cambierà le carte in tavola. Allora avevano ragione chi si opponeva?". Chi è fuori, invece, afferma di non avere più "alcuna speranza". "Siamo pessimisti - afferma Giovanni, da quattro anni in cig - a luglio scade la cassa integrazione e noi saremo senza un lavoro, perché la crisi di mercato non accenna ripresa. Siamo pronti a dare battaglia se necessario per difendere il nostro futuro occupazionale".
Martedì prossimo, intanto, è prevista un'assemblea pubblica a Pomigliano convocata dalla Fiom nei giorni scorsi per discutere delle prossime iniziative in difesa del lavoro.
(ANSA)