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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fiat Pomigliano, Landini Fiom: "Operai trattati come ebrei sotto nazismo"

Landini: "Gli hanno messo un braccialetto con scritto lavoratori in formazione, il paragone con la dittatura tedesca mi è venuta spontanea"

Fabbrica Italia Pomigliano può attuare le 19 procedure di mobilità, ma non potrà licenziare i 19 iscritti alla Fiom assunti lo scorso 28 novembre su disposizione della Corte d'Appello di Roma.

Così è scritto nella sentenza del giudice del Tribunale di Roma, Elena Boghetich, che ha rigettato il ricorso presentato dai metalmeccanici della Cgil contro le procedure di mobilità, per "difetto di legittimazione attiva degli intervenienti", in quanto "la valutazione del pregiudizio richiede che il momento perfezionativo dell'atto sia compiuto".

Gli animi sono tesi e scoppia la polemica dopo un'affermazione del leader della Fiom, Landini che paragona i 19 agli 'ebrei sotto il nazismo' per la fascia al braccio che indica che stanno facendo formazione. "Gli hanno messo un braccialetto con scritto operai in formazione - ha detto - Uno può anche ridere, ma a me è venuto in mente che quelle cose lì le facevano contro gli ebrei".

 Dal Lingotto, invece, hanno spiegato che tutte le oltre 2.000 persone assunte in Fip hanno utilizzato la fascia per segnalare che si tratta di dipendenti che stanno completando la formazione. Dalla Uil, intanto, l'attacco alla Fiom di Luigi Angeletti il quale ha sostenuto la Fiom "da molto tempo ha smesso di fare sindacato e si è tramutata in un collegio di avvocati". Dalla Fiom, invece, sostengono che la sentenza è un regalo "fatto alla Fiat dagli altri sindacati".

"Ora dovranno spiegare ai 2.000 lavoratori che ciò che è stato firmato due anni fa non vale più - ha affermato Landini - gli altri sindacati, Fim, Uilm, Fismic e Ugl, hanno firmato a Pomigliano un verbale che riconosce che ci sono più di 2.000 esuberi". Affermazione che ha provocato l'indignazione del segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, il quale ha definito "fantasiose le voci su duemila esuberi a Pomigliano. Le procedure di mobilità – ha spiegato Di Maulo – riguardano esclusivamente 19 postazioni di lavoro, procedure concluse peraltro senza alcuna intesa".

 Quindi a rischiare il licenziamento, ora,  saranno 19 lavoratori della newco non iscritti alla Fiom, anche se i lavoratori sembrano essere tranquilli. Per le tute le blu di Pomigliano, "adesso è sicuro che ci sarà una fusione tra la newco e la Fiat group automobilies e - dicono - torneremo tutti insieme. Il nostro contratto è stato allargato a tutto il gruppo Fiat e la Fip non ha più senso".
(Ansa)

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