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Pomigliano Pomigliano d'arco / Via Ex Aeroporto

Pomigliano, un comitato di lotta al femminile per difendere il lavoro

Il messaggio: "Vogliamo invitare tutte le donne a scendere in campo per difendere l'occupazione dei propri mariti, che siano essi cassaintegrati o licenziati"

Venerdì scorso è nato un comitato di lotta di sole donne dalle mogli degli operai della Fiat di Pomigliano d'Arco, della Fincantieri di Castellammare, di Cantieri Navali di Trapani, della ex Parmalat di Potenza, dagli oltre 22mila precari siciliani e di altre realtà industriali italiane in crisi, durante l'assemblea organizzata nella sede dello Slai Cobas nella cittadina partenopea.
 
All' incontro hanno preso parte anche i segretari nazionali di Csp partito comunista, Marco Rizzo, e del Partito comunista dei lavoratori, Marco Ferrando, oltre a Mara Malavenda e Vittorio Granillo, dell'esecutivo nazionale del sindacato di base. "Il comitato, hanno spiegato le donne, sarà impegnato ad invitare le donne di tutta Italia a scendere in campo per difendere il lavoro dei propri mariti, che siano essi cassaintegrati o licenziati, tramite assemblee pubbliche di piazza, la prima delle quali si svolgerà ad Acerra il prossimo 2 giugno".
 
L'assemblea era stata organizzata a seguito della lettera di un gruppo di mogli di operai di Pomigliano, che avevano scritto, nei giorni scorsi, alle colleghe di Termini Imerese chiedendo loro di lottare e di non attendere il "miracolo". L' appello era stato subito raccolto e sposato dallo Slai Cobas, che si è fatto promotore dell'iniziativa.
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