Pomigliano d'Arco, un giro in villa tra calcinacci e spazzatura maleodorante
Vetri rotti e taglienti, mattoni buttati qua e là, alberi sradicati e cartacce sporche. Il parco pubblico sembra essere il simbolo della rovina della città
Gli studenti si incontrano dopo scuola, i bambini giocano e i più grandi corrono, fanno esercizio fisico, si tengono in forma. Tutto attorno il deserto, calcinacci e spazzatura maleodorante. Uno scenario apocalittico quello del parco pubblico di Pomigliano d'Arco, fino a poco tempo fa fiore all'occhiello della città. Uno spazio aperto dove poter passeggiare in mezzo alla natura, portare a spasso il cane in tutta tranquillità.
Oggi è solo una massa di detriti. Vetri rotti e taglienti, mattoni buttati qua e là, alberi sradicati e cartacce sporche. La villa comunale sembra essere il simbolo della rovina. L'applauso, il locale definito dallo stesso Sindaco un obbrobio, è stato tempo fa chiuso per morosità lasciando dietro di sè degrado e sporcizia. Un vero e proprio disastro ambientale ed estetico per chi, casualmente, si trova a passare di là. Sedie spostate ad ammassate all'interno, divanetti capovolti, bottiglie di vetro per terra e pareti cadenti. Un'immagine triste che raffigura la villa come uno dei luoghi peggiori della città di Pomigliano d'Arco.
Ma non è solo l'ex Applauso a ledere l'immagine del parco pubblico. Gli attrezzi ginnici presenti all'interno sono completamente deturpati, molti tombini lasciati scoperti, le giostre per i bambini sono inutilizzabili e il laghetto centrale ha un colore poco rassiccurante. Un verdognolo, quasi nero.
Al centro la grande struttura quadrata che molto problabilmente ospiterà un maestosissimo lounge bar ma che, ad oggi, non è altro che una serie di muri, scarabocchiati e cadenti, circondati da transenne di protezione. lavori in corso ma lunedì 25 marzo, alle ore 16.10, non c'era ombra di operai. Una situazione di vera emergenza che poco rasserena la voglia civiltà della popolazione.