Poggioreale, nel carcere è ormai emergenza sanitaria
Il senatore Compagna: "Caldoro e Calabrò garantiscano assistenza ai detenuti, per una chemio si possono attendere anche mesi". Nella struttura 2503 detenuti contro i 1500 previsti
“Un'emergenza nell'emergenza nel carcere di Poggioreale”: è così che il senatore del Pdl Luigi Compagna definisce il problema dell'assistenza sanitaria ai detenuti del carcere di Poggioreale, un problema “che si ripercuote sulle loro famiglie”.
Il senatore ha compiuto nei giorni scorsi una visita ispettiva nel penitenziario partenopeo. ”Un detenuto - ha spiegato Compagna – può aspettare anche mesi, schiacciato dalle procedure burocratiche della magistratura, prima di potersi sottoporre ad una chemioterapia. È una situazione opaca, che merita un'attenzione speciale da parte delle autorità regionali”.
L'esponente Pdl ha poi rivolto un appello al presidente della giunta regionale Stefano Caldoro ed al consigliere delegato per la Sanità Raffaele Calabrò perché l'assistenza sanitaria venga garantita ai detenuti. Compagna ha visitato stamattina i padiglioni Avellino e Napoli, accolto dai due vicedirettori della struttura, che ospita attualmente – secondo dati della direzione – 2503 detenuti contro i 1500 previsti.
“Il problema del sovraffollamento esiste – ha aggiunto Compagna ai giornalisti al termine della visita, durata un'ora e mezza – ma ora è più urgente recuperare il diritto all'assistenza sanitaria per i detenuti”. All'esterno del carcere – con un banchetto per la raccolta delle firme per i referendum sulla giustizia – intanto manifestavano una ventina di radicali dell'associazione “Per la Grande Napoli”.
