IX Municipalità, nuovi scontri durante la seduta consiliare
All’ordine del giorno una valutazione generale del PEG (Piano Esecutivo di Gestione) ovvero della distribuzione e dell'impiego delle risorse assegnate alla Municipalità
Si è tenuta ieri mattina una nuova seduta del Consiglio della IX municipalità. All’ordine del giorno, una valutazione generale del PEG (Piano Esecutivo di Gestione) ovvero della distribuzione e dell’impiego delle risorse assegnate alla Municipalità; per l’approvazione vera e propria del piano bisognerà, però, attendere ancora la presentazione della Giunta. Tra le risorse assegnate alla IX municipalità figurano anche dei finanziamenti speciali, ovvero 300.000 euro per la manutenzione straordinaria di scuole, strade e impianti fognari.
Per quanto riguarda invece le tradizionali risorse previste dal piano, si è scatenata in consiglio una discussione dai toni estremamente accesi. Il presidente Lezzi aveva proposto di spostare i fondi previsti dal PEG per il Turismo Sociale (20.000 euro circa) sulle attività sportive e ricreative per le quali non era stata destinata alcuna risorsa. Lezzi ha ricordato come la XI municipalità non possa contare su un settore turistico sviluppato e su come, in passato, abbia perso il contatto con gli eventi sportivi da essa stessa lanciati poiché, non potendovi investire direttamente, queste manifestazioni finivano per legarsi soprattutto ai nomi degli sponsor che le finanziavano. Proprio su questo punto si sono accesi gli animi dei consiglieri. Il consigliere Polverino (PD) ha invitato a riflettere sulla possibilità di organizzare manifestazioni sportive a costo zero e di riservare i fondi per il turismo sociale a eventi e gite legati al turismo religioso in onore di Don Giustino.
Il consigliere Cuozzo (PD) ha poi chiesto 10 minuti di sospensione prima della votazioni finali per poter elaborare una nuova proposta che avrebbe tentato lo spacchettamento delle risorse a metà tra il turismo sociale e le attività ricreative. In seguito a uno scontro verbale tra il presidente Lezzi e il consigliere Orlando, intenzionato a lasciare la sala dopo essersi sentito ostacolato nella libertà di manifestare la sua opinione, Lezzi è passato immediatamente alle votazioni senza tener conto della richiesta di sospensione presentata dall’opposizione. E’ proprio a questo punto che si è scatenata l’ira dei consiglieri, che hanno accusato il presidente di limitazione della democrazia. Infine Lezzi ha messo ai voti la richiesta di sospensione che è stata approvata all’unanimità dal consiglio.
