rotate-mobile
Fuorigrotta Fuorigrotta / Piazzale Tecchio

Stadio San Paolo, Comune e Napoli cercano l'intesa

Mentre la trattativa appare complessa, il presidente della commissione Sport Gennaro Esposito avverte: "Da rivedere la convenzione con De Laurentiis, quella stipulata risale agli anni della serie C"

Perché lo stadio San Paolo diventi del Napoli, o venga almeno dato in affidamento alla società di De Laurentiis, la strada sembra essere ancora lunga. Come racconta su Cronache di Napoli Paolo Cuozzo, è partito stamane il tavolo di concertazione tra le parti annunciato dal Comune poche settimane fa. E subito i nodi vengono al pettine: concessione, vendita o cessione del diritto di superficie, lo stadio è un bene pubblico e sembra difficile possa essere affidato arbitrariamente ad un soggetto privato senza passare per una gara. Un bando pubblico, i cui tempi - in barba al pragmatismo di De Laurentiis - non sarebbero certamente brevi.

Il presidente della commissione Sport, Gennaro Esposito di Ricostruzione Democratica, ricorda intanto, a proposito della convenzione tra Comune e Ssc Napoli, che quella "attualmente vigente, che scadrà a giugno 2014, fu stipulata quando il Napoli era in serie C. Per questo motivo, il Consiglio comunale ritenne opportuno favorire in ogni modo la nuova società limitando al minimo i propri diritti economici". "Oggi - continua l'ex Napoli è Tua - la situazione è invece profondamente modificata e, credo, si debba puntare a una gestione dell'infrastruttura che tuteli tutti gli interessi in gioco, valorizzando l'enorme potenzialità dell'impianto, soddisfacendo le legittime esigenze del Napoli, garantendo la remuneratività del bene pubblico, favorendo la promozione dello sport in quanto tale. Anche perché nel San Paolo vivono importanti realtà sportive diverse dal calcio, che svolgono una funzione socio-culturale vitale per molti ragazzi napoletani".

Una struttura che nelle intenzioni del consigliere comunale dovrebbe restare appannaggio anche di altri sport. Ma non solo sport: lo stesso de Magistris non ha mai nascosto che il catino di piazzale Tecchio può diventare importante teatro di concerti. Ad Aurelio De Laurentiis però, che lo stadio sia un bene slegato dalle attività del calcio Napoli, è un'ipotesi che piace poco. Soltanto pochi giorni fa ha ribadito che l'ipotesi di far giocare gli azzurri a Caserta, nel caso de Magistris non assecondasse le sue richieste, non è affatto tramontata.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stadio San Paolo, Comune e Napoli cercano l'intesa

NapoliToday è in caricamento