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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Riparte "Reazione a catena" con Pino Insegno: registrazioni a Napoli

Dal 23% al 30% di share, quattro milioni e mezzo di spettatori di media. Le registrazioni della trasmissione andranno avanti fino ad agosto al Centro Rai di via Marconi

A pieno ritmo anche d'estate il centro di produzione Rai di Napoli. Su Rai1 torna in onda tutti i giorni da lunedì 27 maggio “Reazione a catena”, il quiz-show preserale condotto da Pino Insegno, che dalle 18.50 farà da traino al Tg1 in staffetta stagionale con “L'eredità” di Carlo Conti. Le puntate si registreranno da oggi ad agosto, tre al giorno, e saranno in palinsesto fino al 28 settembre.

Dal 23% al 30% di share, quattro milioni e mezzo di spettatori in media nel 2012, il format non riserverà agli affezionati novità sostanziali, a cominciare dalla rodata regia di Jocelyn. Due squadre composte da tre concorrenti amici o parenti si sfidano in performance che mettono alla prova la conoscenza reciproca ma soprattutto le loro capacità logiche e quelle di giocare con i vocaboli "come in un impianto drammaturgico perfetto - spiega Insegno - e grazie ad una scrittura intelligente e mai banale".

Ogni puntata (già 406 quelle realizzate) si articola in tre fasi con un finale ad alta tensione: vincita più alta mai realizzata 140 mila euro, per un tetto massimo di 200 mila. Chi volesse provarci è ancora in tempo: ancora aperti i casting per i concorrenti. Indispensabili intuito e fantasia e sopratutto una discreta conoscenza della lingua italiana.
"Anche lavorando ad un semplice quiz ci sentiamo operatori culturali - racconta uno degli autori, Stefano Santucci, che firma il programma con Tonino Quinti e Sergio Ricchi - pur naturalmente restando popolari". Insegno, uomo di teatro (sarà negli Usa in autunno con il suo Edgar Allan Poe versione versione gothic-rock) e affermatissimo doppiatore (da Borat a Django) è entusiasta della sua estate napoletana: "E' un'emozione pensare che in questo studio negli anni '60 hanno lavorato attori come Corrado Pani e registi come Majano, realizzando indimenticabili capolavori: chi si ricorderà degli sceneggiati degli ultimi 20 anni?". Il pubblico della trasmissione è ampio. “C'è di tutto - spiega Insegno - accanto alle casalinghe che riescono a seguire il quiz anche solo ascoltandolo, magari mentre preparano la cena, ci sono però anche tanti studenti e laureati. Credo sia un programma istruttivo. Negli anni ci siamo evoluti nel senso del ritmo, lo conduco divertendomi moltissimo e credo si veda".
Il direttore del centro partenopeo Francesco Pinto, soddisfatto per la scelta caduta il secondo anno consecutivo su Napoli (dove non si ferma d'estate neanche “Un posto al sole”) nell'anno del cinquantenario della struttura di Via Marconi, sottolinea: “Questa fabbrica è viva, qui si torna perché ci si trova bene. Speriamo di continuare cosi".

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