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Fuorigrotta Bagnoli / Via John Fitzgerald Kennedy

Tra topi e strutture pericolanti, ecco il mercatino delle pulci

Ospitato sui suoli dell'ex cinodromo, il mercato all'aria aperta di Fuorigrotta si tiene ogni domenica. Ma in uno spazio, denunciano Verdi e Napolivillage, che è "una discarica a cielo aperto"

Una discarica a cielo aperto, con strutture pericolanti che minacciano i visitatori. In questo si è trasformato – denunciano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Napolivillage – il mercatino delle pulci che si tiene ogni domenica nell'area dell'ex cinodromo del quartiere di Fuorigrotta. Quella che dovrebbe essere un luogo “per trascorrere una giornata all'aria aperta riscoprendo i cimeli di un tempo o per vendere qualche oggetto oramai in disuso” – spiegano – si trova “nel bel mezzo di una discarica dei rifiuti a cielo aperto, a due passi da quello che resta di una tribuna oramai minata dalle infiltrazioni e pericolante tanto da essere transennata per rischio crollo”.

“L'ampia area dell'ex cinodromo è rimasta per anni inutilizzata, contribuendo al crollo verticale dell'appeal commerciale della zona in cui sono situate la piscina Scandone, l'ex Zoo, l'ex Edenlandia e il Mario Argento o quello che ne resta. Girando all'interno dello spiazzo – continuano Borrelli e Napolivillage – che una volta era la sede del cinodromo, ci si accorge che questo mercato viene organizzato attorno ad una discarica a cielo aperto, con tanto di topi. Accanto ai tavolini per la vendita ecco spuntare vecchi frigoriferi, televisori sacchetti della spazzatura e come se non bastasse, abbandonate ormai da anni, mangiate dalla ruggine, anche le vecchie giostre del parco giochi Edenlandia. Un pericolo per chiunque, visto che i resti di quelle che erano le attrazioni del parco giochi sono per lo più in ferro o vetroresina”.

Il mercato si trova anche al di sotto della ex tribuna del cinodromo, al momento transennata perché pericolante. “Presenta enormi crepe – spiegano gli autori della denuncia – così come i chioschi degli allibratori, dove spuntoni di ferro arrugginito rischiano di ferire il volto dei cittadini e dei venditori”. Intorno, peraltro, “parcheggiatori abusivi si spartiscono i marciapiedi”, insieme a venditori ambulanti. “A nostro avviso la struttura andrebbe chiusa immediatamente come è stato fatto con il rudere del Mario Argento”, concludono, e il mercatino andrebbe “delocalizzato, organizzato meglio e in maniera più dignitosa per accogliere in maniera decorosa cittadini e turisti come accade in ogni città europea che si rispetti”.

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