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Manifesti a lutto per la chiusura di una storica tipografia

"L'azienda chiude per la crisi e per le sue conseguenze (Equitalia, tasse e sempre meno committenti)"

L’onda di fallimenti e chiusure da parte degli esercizi commerciali non risparmia le tipografie. "Chiude una storica tipografia napoletana, tre generazioni di duro lavoro e il titolare decide di comunicarlo alla città con un Manifesto funebre durissimo verso tutte le istituzioni locali e nazionali - raccontano Gianni Simioli della radiazza ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli - affisso in occasione della ricorrenza dei morti. L' azienda chiude per la crisi e per le sue conseguenze (Equitalia, tasse e sempre meno committenti)”.

Ciò avviene ovunque e in questo caso anche a Fuorigrotta, sempre più abbandonata a se stessa. “La chiusura di tante aziende strozzate dalla crisi, dalle tasse e dalla criminalità e abbandonate al loro destino sta diventando un problema sociale gravissimo e molto sottovalutato dallo Stato a tutti i livelli. Infatti a Napoli stanno aumentando i disoccupati ma anche le famiglie che vivono con le pensioni dei nonni o con la cassa integrazione dei genitori e che sono facili prede della camorra che conquista nuovi spazi sociali e territoriali".

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