Entrano, mascherati o truccati alla meno peggio. Si avvicinano alla cassa del negozio di turno: “Dolcetto o scherzetto?”, dicono. Oramai Halloween è una festa pienamente importata anche da noi, i ragazzini l'hanno fatta propria, ne conoscono i riti. Ma l'aspetto goliardico, grottesco, tipico della “spaventosa” celebrazione di Ognissanti, qui da noi assume tinte più fosche.

I gruppi di ragazzini diventano bande, urlano, si comportano come se “valesse ogni scherzo” anche se lontano dai paletti imposti dal senso civico. Hanno intorno ai dieci anni, a volte anche meno. “Dammi un euro, altrimenti ti faccio lo 'scherzetto', mi dicono – ci racconta il titolare di una tabaccheria di Bagnoli – Non vi ricorda niente il fatto di chiedere soldi per non subire ritorsioni? Si stanno presentando da quasi una settimana, per fortuna è finita, a volte abbiamo avuto paura per davvero”.

“I ragazzini spaventano i clienti, li minacciano. E pensano che questa festa gli possa permettere di prendere qualsiasi cosa dai nostri negozi senza pagare – spiega il titolare di un bar di Fuorigrotta – Non mi sembra che sia questo lo spirito di halloween, la cosa sta sfuggendo a tutti un po' di mano”.